Frana Belvedere, risarcimento per 838mila euro

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SOMMA LOMBARDO – La Frana del Belvedere torna sui banchi del consiglio comunale di Somma Lombardo. E il disastro idrogeologico del 2012 torna a pesare sulle casse dell’ente. Martedì sera l’aula sarà chiamata a votare un debito fuori bilancio di 26mila euro. E’quanto, perora, il Comune deve corrispondere al privato che ha perso la casa ma ha vinto una causa complessiva pari a 838.459 euro. La sentenza è esecutiva, ma non è finita qui. Perché è già stato presentato ricorso in appello.

Il crollo di Villa Rovelli

Sono passati cinque anni. Ma chi, quel pomeriggio di fulmini e chicchi di grandine grossi come noci era al Belvedere, non può aver dimenticato l’immagine di villa Rovelli che si accartoccia su se stessa e finisce ingoiata nel precipizio circostante. Era il 23 giugno del 2012, esattamente due mesi e mezzo dopo il primo cedimento della collina che si affaccia sul Ticino – uno dei punti panoramici più belli della città – causato da una perdita nelle condotte fognarie sottostanti. Il tempo della giustizia non è mai rapido, ma lo scorso autunno Giuliano Rovelli e la sua famiglia hanno ottenuto un risarcimento per il danno patito. Il tribunale civile, infatti, ha condannato Amsc e il Comune di Somma Lombardo al pagamento di 838mila euro, comprensivi dei danni morali patiti. Confermando in toto l’analisi tecnica compiuta a suo tempo dal Ctu, il tribunale ha ripartito la somma complessiva per il 70 per cento alla società municipalizzata gallaratese, che a quel tempo aveva in gestione il depuratore sommese, e per il restante 30 al Comune in quanto proprietario delle condotte perdenti che hanno eroso il terreno sottostante fino far crollare l’intera collina. Amsc, dunque, pagherà a Rovelli quasi 600mila euro, mentre la quota restante è a carico dell’ente locale. Per fortuna il Comune di Somma ha una polizza assicurativa per questo genere di eventi e dovrà corrispondere soltanto lo scoperto pari al 10 per cento, ovvero i 26mila euro di debito fuori bilancio.

Ma non è finita

Secondo Giuliano Rovelli, non sono però sufficienti 838mila euro di risarcimento per i danni materiali e morali patiti con la frana che si portò via la sua villa. Lui e le altre persone coinvolte dal disastro idrogeologico – causato da una perdita nelle condotte fognarie sottostanti – hanno  deciso già alcuni mesi fa di trascinare il Comune di Somma Lombardo e Amsc in appello. Per questo motivo, dunque, come atto dovuto la giunta lo scorso febbraio ha autorizzato il sindaco Stefano Bellaria a stare in giudizio in nome e per conto dell’ente, stanziando altri 18.968 euro per l’incarico di patrocinio legale all’avvocato che da sei anni ormai segue tutta la vicenda.

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