Fuga dalle urne

lonate urne

La decisione del centrosinistra lonatese di non presentarsi alle elezioni comunali di giugno ha tutta l’aria di una fuga dalle urne. Una scelta incomprensibile a fronte di una situazione locale che, quanto meno sulla carta, offre sbocchi favorevoli ai partiti che nello scorso mandato hanno occupato i banchi delle opposizioni. La traumatica fine dell’amministrazione di Danilo Rivolta, l’arresto dello stesso sindaco, i sospetti di una gestione illegale della cosa pubblica, seppure e fino a prova contraria circoscritta al primo cittadino, predispongono o, meglio, predisporrebbero il centrosinistra a una corsa in discesa rispetto agli avversari politici, soprattutto di centrodestra. Che esce con le ossa rotte dall’ultima esperienza municipale, ma recupera subito immagine e sostanza candidando a sindaco un’esponente della vecchia giunta, Ausilia Angelino. Un segnale chiaro: con le vere o presunte malefatte dell’ex primo cittadino noi non c’entriamo, le colpe sono soltanto sue. Insomma, nessuna discontinuità, con lo scopo di affermare l’estraneità ai fatti che coinvolgono Rivolta. Atteggiamento coraggioso e, a un tempo, rischioso. La sinistra però non ne approfitta. Anzi, taglia la corda. Le giustificazioni pioveranno copiose, ma la sensazione che questa sorta di diserzione amministrativa vada in scia alla crisi che vive tutta la sinistra italiana è chiara e inequivocabile. E finisce per disorientare l’elettorato, generando l’idea che, a Lonate Pozzolo, essa  sia incapace di assumersi le proprie responsabilità. 

Lonate urne – MALPENSA24