Gran galà dell’operetta, al Sociale di Busto rivive la Belle Époque

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BUSTO ARSIZIO – Sarà un concerto dal fascino nostalgico, che farà rivivere negli anni della Belle Époque. Al “Delia Cajelli” di Busto Arsizio sarà possibile viaggiare nel tempo con il “Gran galà dell’operetta”, vero e proprio atto d’amore verso questa forma di teatro musicale. Lo spettacolo sarà portato in scena domenica 24 marzo alle 16 grazie a tre tra i massimi esperti di questo genere: la soubrette Elena D’Angelo, il tenore Francesco Tuppo e il comico-cantante Matteo Mazzoli.

Le arie più belle e i duetti più famosi

Il viaggio a ritroso nel tempo porterà nei favolosi anni della Belle Époque, con le arie più belle e i duetti tratti dalle operette più famose e amate dal pubblico. Protagonisti canori della serata saranno tre tra i massimi esperti dell’operetta nel panorama nazionale: la pluripremiata soubrette Elena D’Angelo, che ne è considerata la regina dalla critica, il tenore Francesco Tuppo e il comico-cantante Matteo Mazzoli. Proprio la figura del comico sarà il punto di partenza per questo genere musicale, nato nella seconda metà dell’Ottocento in Francia e in Austria. L’operetta è in parte assimilabile all’opera lirica, ma differisce da questa per l’alternanza sistematica di brani musicali e parti dialogate, il che snellisce di molto l’incedere delle vicende. È più frizzante, snella, rapida, forse più consona alle atmosfere non solo musicali ma anche politiche ed economiche di quegli anni.
I capostipiti di questo genere furono Jacques Offenbach, ebreo tedesco naturalizzato francese, mentre in Austria fu portato alla massima espressione da Johann Strauss figlio e, in pieno Novecento, da Franz Lehár. Ma anche l’Italia, con Carlo Lombardo e Virgilio Ranzato su tutti, ebbe i suoi rappresentanti.
La vivacità musicale, l’immediata godibilità, la freschezza dell’operetta è data anche dall’aspetto coreografico: a costituire il nucleo fondamentale dello spettacolo sono proprio i balli che all’epoca erano più in voga come czarda, valzer e polka, di cui viene fatto largo uso. La direzione musicale sarà affidata al maestro Andrea Albertini al pianoforte che, insieme a Livia Hagiu al violino, eseguirà alcune di queste danze.

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