GALLARATE – Il rimpasto di giunta di due mesi fa a Gallarate non ha portato soltanto tre civici nella squadra del sindaco Andrea Cassani, ma anche nuove deleghe per tutti i rappresentanti dell’esecutivo. Fra questi, a Claudia Mazzetti, già assessore al Commercio e Attività produttive, sono andati anche Sport e Musei. «Due gran belle sfide» per la leghista fedelissima del sindaco.
Assessore Mazzetti, la delega ai Musei ha portato con sé un bell’impegno.
Siamo partiti con una bella sfida, ovvero la nascita di un polo unico culturale su cui abbiamo deciso di investire tempo e denaro. Il Maga è un posto splendido, una vera eccellenza, ma per fare un salto deve aprire le sue porte a tutti i gallaratesi. E creare un polo unico in cui confluisca anche la biblioteca può incrementare in pubblico. Per questo stiamo visitando diverse realtà italiane per capire come fare.
Nel concreto, cosa diventerà il Maga?
Vorrei che fosse un centro culturale in cui museo e biblioteca comunichino fra loro: in questo senso, ad esempio, la biblioteca di Modena non ha risposto alla nostra ricerca. La biblioteca sarà sempre più digitale in futuro e il museo servirà ad assecondare questo aspetto. L’importante poi sarà evitare gli sprechi che ci sono stati negli anni: ora combattiamo con difficoltà economiche che non ce lo permettono. E’ ambizioso quello che vogliamo fare, e abbiamo creato un tavolo di lavoro apposito, ma ci crediamo: il Maga può davvero diventare un luogo unico.
Passiamo alla seconda nuova delega, lo Sport.
Impegnativa a dir poco, perché sto imparando man mano a conoscere da vicino le moltissime realtà sportive di Gallarate, ognuna con le proprie caratteristiche ed esigenze. C’è da dire che la città è da sempre molto attenta allo sport, siamo gli unici in provincia a prevedere sgravi per le società – abbiamo appena rinnovato la convenzione con il Cas – per sostenere le realtà sportive. Vorrei continuare a rivolgermi in particolar modo a quelle realtà più piccole, quegli sport considerati minori che però nascondono veri e propri talenti. E invito già da ora tutti a partecipare alla Giornata dello Sport il prossimo 14 settembre: una grande vetrina in piazza con cui le società possono farsi conoscere.
Per quanto riguarda Commercio e Attività produttive, si è appena chiuso con successo il tris di Cenando.
Un format unico a cui la città risponde benissimo. All’inizio c’è diffidenza, ma poi i risultati si vedono e molti chiedono di replicare già a settembre. Tutto questo è possibile grazie alla rete che abbiamo creato con il Duc, il Naga e Ascom, senza dimenticare le forze dell’ordine: una squadra che crede nella città e ci permette di lavorare tanto sugli eventi, che portano la gente in strada, a guardare le vetrine, a scoprire negozi e locali. Un movimento che sta portando i suoi frutti.
Gallarate si sta riscoprendo attrattiva?
Sì. Le difficoltà nel settore ci sono e non possiamo nasconderlo. L’e-commerce e i grandi centri commerciali soffocano il piccolo imprenditore, ma è vero anche che altre realtà, come bar, ristoranti e tanti locali resistono e anzi, nascono: quindi la città si sta dimostrando attrattiva. Investire su Gallarate premia. Noi stiamo cercando di fornire tutti gli strumenti possibili, penso ai corsi di neuromarketing, o agli spunti sulla promozione, o l’utilizzo dei social. In qualche modo si può ripartire e rilanciare la propria attività, ma serve investire e cercare sempre nuovi spunti. E partire dal presupposto che ormai tutto cambia a gran velocità.
E’ forse questo un punto in comune per tutte e tre le sue nuove deleghe?
Probabilmente sì: nel commercio, così come nel mondo della cultura e dello sport, bisogna continuamente cogliere gli spunti dei nostri tempi per andare avanti. Si possono raggiungere nuovi obiettivi, ma adattandosi alle nuove sfide guardando al futuro con un approccio diverso. A volte c’è da azzardare. Ma rischiando, e innovando, si può vincere.