Gallarate, non gli pagano il conto: lui cerca di riscuotere a colpi di catena

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GALLARATE – Non gli pagano tutto il lavoro: lui si fa giustizia da solo. Rimediando una doppia denuncia. E’ terminata con l’arrivo di una volante del commissariato di polizia di Stato di Gallarate la violenta sfuriata che ha visto protagonista un imprenditore edile di 44 anni, gallaratese di origine egiziana, nella giornata di ieri, lunedì 15 marzo.

Porta sfasciata a catenate

L’uomo si è presentato alla porta dello studio di architettura di cui era stato collaboratore armato di catena. Con la sua impresa aveva preso parto ad n cantiere gestito dallo studio preso di mira: al momento dell’aggressione era presente anche il committente del lavoro. Stando a quanto sostenuto dal 44enne il conto per quei lavori non gli era stato pagato interamente: sempre secondo quanto poi ricostruito all’uomo erano stati versati soltanto 10mila euro a fronte di un compenso pattuito di 17mila euro.

Trovatosi in difficoltà avrebbe deciso di “riscuotere” a modo suo: ovvero prendendo a catenate la porta dello studio di architettura in questione e minacciando i presenti. Il 44enne si è calmato soltanto all’arrivo dei poliziotti che lo hanno denunciato per esercizio arbitrario delle proprie ragioni e minaccia. 

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