GALLARATE – Un museo della speranza. Pieno di bellezza. Di quella bellezza che, mai come oggi, salverà il mondo. Questa è diventata Gallarate in poche ore. Gli artisti? I migliori che ci siano su piazza: i bambini. L’idea è rimbalzata sui social, in particolare sul gruppo Facebook sei di gallarate se ®️, e ha fatto boom (dire virale di questi tempi sarebbe di cattivo gusto).
Tutto andrà bene
«Abbiamo trovato quest’idea su Internet – spiega Emanuele Mulazzani, uno dei gli amministratori di sei di gallarate se ®️ che in questo caso ha agito da genitore – E abbiamo pensato potesse essere una bella cosa anche per Gallarate. Per sentirci tutti più vicini in questo momento mai vissuto, strano per i bambini, di preoccupazione per gli adulti. Un modo per coinvolgere i più piccoli». Mulazzani precisa: «Non ho alcun merito personale. Tutto ciò che abbiamo fatto è stato coordinarci con le scuole, con le associazioni di genitori. Praticamente ci conosciamo tutti: abbiamo lavorato insieme». Si parlava di Gallarate diventata museo a cielo aperto. Perché l’idea è semplice: ogni bambino è stato invitato a realizzare un disegno con la scritta «Tutto andrà bene», diventato il messaggio di speranza più condiviso in tutta Italia, e di esporlo fuori da casa.
Un archivio per ricordare
«I disegni vengono poi fotografati e postati attraverso i social – spiega Mulazzani – In poche ore ne sono arrivati a decine. Un flusso continuo. Tanto che stiamo raccogliendo le foto una dopo l’altra». Perché un museo che si rispetti, una pinacoteca degna di questo nome, ha un archivio. E qui la sorpresa l’ha fatta il Comune. L’assessore alla Cultura Massimo Palazzi, su suggerimento del sindaco Andrea Cassani, che ha scritto ai dirigenti scolastici e a tutte le realtà coinvolte proponendo di trasformare quell’infinita raccolta di foto in un archivio. Quei disegni, quella speranza saranno conservati per diventare protagonisti, a emergenza terminata, di un momento di riflessione su questo periodo epocale attraverso l’espressione artistica dei bambini.
