Gallarate, i 5Stelle sfrattati dai locali della cooperativa di sinistra. È scontro

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GALLARATE – Il Movimento5Stelle gallaratese non potrà più ritrovarsi negli spazi della storica cooperativa Cuac, come accade da anni: la decisione è stata comunicata lo scorso 30 ottobre dal presidente del Circolo Arci di Gallarate Francesco Ilardo, ai Meetup M5S di Gallarate. Sulla decisione, «presa in mala fede» secondo il deputato Niccolò Invidia, è intervenuta la stessa Arci per precisare la sua posizione.

«Allontanamento atto grave»

I 5Stelle non sarebbero più graditi negli spazi del Circolo Unione Arnatese in via Egidio Checchi a Gallarate perché, «stipulando un contratto di Governo con la Lega, si sarebbero allontanato dai principi fondanti della cooperativa». Invidia, nel prendere atto di una decisione «legittima», ci tiene a sottolineare «l’infondatezza di gravi accuse», specificando che «il Movimento non è di destra, né di sinistra. È sopra e oltre ogni tentativo di ghettizzare, di contrapporre, di mistificare ogni sua parola catalogandola a proprio uso e consumo. Il M5S non ha pregiudiziali nei confronti delle persone». Continua Invidia: «Il M5S e i Meetup locali promuovono da sempre la partecipazione diretta ed attiva alla vita democratica e politica del Paese, senza alcuna distinzione di razza, sesso, religione ed età, ma solo sulla base delle idee. Secondo i principi della non violenza, della partecipazione, dell’inclusione e dell’incontro promuoviamo la democrazia diretta e il carattere cooperativo della nostra società. Le riunioni dei Meetup locali sono aperte a tutti e sono sempre incentrate su questi principi, permettendo a tutti di avere un ruolo attivo nella vita democratica della società locale».
Per questo motivo, i 5Stelle, pur non volendo essere riammessi al Cuac, denunciano il comportamento definito «di un’associazione che si spaccia per  anti-fascista quando poi, paradossalmente, assumono misure che qualcuno potrebbe definire fasciste in virtù che non sussiste una giusta motivazione per allontanare un movimento di cittadini senza colore politico. Atto grave, scorretto ma soprattutto banale».

Arci non responsabile

A non voler essere però chiamato in causa è l’Arci, che di fatto non è responsabile della decisione, presa dalla cooperativa Cuac, come ha spiegato Ilardo: «Abbiamo allontanato i 5Stelle perché dopo aver fatto un accordo di governo con la Lega, hanno votato provvedimenti che vanno contro i principi della cooperativa come sulla politica dell’immigrazione». Arci Varese, pur trovando «la decisione di Cuac comprensibile, certamente meno repressiva della scelta del M5S di espellere i parlamentari contrari al decreto Salvini», precisa però di non essere responsabile della decisione di Cuac, du cui il circolo Arci è ospite e partner. Concludendo però che «molte concrete politiche del governo gialloverde, a partire dal demenziale e ingiusto decreto sicurezza, violino apertamente e gravemente i principi di solidarietà, mutualità e cooperazione, alla base sia della nostra attività che di quella delle cooperative storiche come Cuac, troviamo pertanto la decisione di Cuac condivisibile».

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