Non ti scordar di me: incontro a Gallarate per aiutare le famiglie di malati Alzheimer

GALLARATE –Non ti scordar di me” è il titolo dell’incontro che si terrà nella sala Radiologia dell’ospedale di Gallarate. Un appuntamento fortemente voluto da Isidoro La Spina, responsabile della Neurologia degli ospedali di Busto Arsizio e Gallarate, si confronta quotidianamente con le angosce di chi ha un parente affetto da demenza. «C’è una parola ricorrente nei familiari che assistono un paziente con Alzheimer: fatica. La fatica, sia fisica che psicologica, della gestione quotidiana che cresce parallelamente alla progressione della malattia. Noi conosciamo a fondo il valore di questa parola e sappiamo quanto è importante far sì che i familiari non ne siano sopraffatti».

Il ruolo dei familiari

L’incontro è previsto per lunedì 23 maggio, dalle 10 alle 11. Per partecipare basta scrivere una mail a chiara.guarnerio@asst-valleolona.it. «I malati di demenza – spiega La Spina – sono tanti. E tante sono le domande dei familiari. Nel 2019 e nel 2020 abbiamo visitato oltre mille pazienti almeno una volta. Le domande spesso non si esauriscono nello spazio della visita. Una volta tornati a casa insorgono altri dubbi, legati alle proprie capacità assistenziali, al bisogno di conoscere strutture di supporto, alla paura della malattia: da solo ce la farò? I familiari più giovani, in particolare, ci confidano i loro timori per quanto riguarda l’ereditarietà della patologia: un vuoto di memoria li getta nel panico, chiedono come fare a proteggersi». Concetti condivisi anche da Chiara Guarnerio, referente del Centro disturbi cognitivi e demenze (Cdcd) dell’ospedale di Gallarate: «I familiari ci riportano vissuti di impotenza legati al non sapere gestire le alterazioni del comportamento del malato, come allucinazioni, deliri e aggressività. Sentono di non avere strumenti. Esprimono anche dolore legato alla perdita del proprio caro, che non è più quello di prima».

Il primo di altri incontri

L’incontro è anche occasione per parlare di possibili nuove terapie innovative. «Ne parleremo con prudenza, senza sensazionalismi, ma ne parleremo», prosegue La Spina. La data del 23 segna l’avvio di un processo: «Non ci piacciono gli spot, vogliamo che incontri di questo tipo divengano un appuntamento periodico. E’ il primo, ne seguiranno altri». Così il direttore sanitario Asst Valle Olona, Claudio Arici: «La cura del malato di Alzheimer deve necessariamente considerare anche il suo intorno, la sua rete di relazioni. Stigma e senso di solitudine si abbattono con il confronto, la prossimità, il ragionare insieme: queste le finalità della mattinata».

gallarate incontro famiglia alzheimer – MALPENSA24