GALLARATE – Emergenza casa: negli ultimi mesi l’emergenza casa sta diventando “il problema” per tantissime famiglie. Sono ripartiti gli sfratti dopo il periodo Covid e la crisi degli ultimi anni ha esasperato tante situazioni, già critiche. Anche a Gallarate, spiega l’assessore Claudia Mazzetti, candidata al consiglio regionale, le case Aler che vengono messe a bando «non possono e non devono essere assegnate agli stranieri o a gente che è qui da poco, solo perché non dichiara reddito o non ha casa. Dobbiamo tutelare chi è qui sul territorio da più tempo».
Priorità agli italiani
Regione Lombardia in questi anni ha provato a introdurre azioni per limitare la possibilità di chi è appena arrivato sul territorio di poter ottenere un alloggio pubblico, ma la Corte costituzionale ha dichiarato illegittimo il regolamento Aler lombardo. «Quello che farò in Regione – spiega Mazzetti al termine di un sopralluogo effettuato in via Curtatone – è di proporre iniziative su tale tema che non escludano a priori gli stranieri o da chi è sul territorio da pochi anni, in quanto sarebbero giudicati incostituzionali, ma di introdurre criteri di premialità nei punteggi a chi è da più anni sul territorio».
L’esempio Baby card
Questo tipo di premialità a Gallarate viene adottato già da anni per concedere dei bonus ai nuovi nati e non è discriminatoria. «Consente semplicemente di aiutare chi è da più tempo qui da noi senza ledere i legittimi interessi tutelati dalla Costituzione. Allo stesso modo le case costruite con i soldi degli italiani, spettano prima agli italiani. Chi è avulso dall’amministrazione dei comuni spesso non si rende conto della realtà e dei problemi quotidiani dei cittadini. Noi da anni a Gallarate cerchiamo di aiutare in primis i nostri concittadini, sempre muovendoci all’interno di ciò che la normativa consente. Tale attenzione la voglio portare in regione Lombardia».