Futuro dell’ospedale di Gallarate, i Popolari: «Una nuova Legnano sarebbe letale» 

Gallarate ospedale centro popolare

GALLARATE – La prima proposta di riconversione del Sant’Antonio Abate, illustrata durante l’ultima seduta della Commissione Sanità, non piace al Centro popolare Gallarate, l’anima centrista della maggioranza Cassani. «C’è la paura di trovarsi come Legnano, con un’area dismessa enorme in pieno centro», dice il capogruppo Luigi Galluppi. Il coordinatore Donato Lozito si augura che «non sia una soluzione ultimativa», mentre Carlo Bonicalzi, analizzando la bozza progettuale di Asst Valle Olona, non esita a dire: «Questi qui non sanno neanche di cosa stanno parlando». 

Gallarate ospedale centro popolare

Il documento 

Con queste premesse il Centro Popolare Gallarate ha presentato oggi 23 maggio in conferenza stampa il documento – protocollato qualche minuto prima – contenente osservazioni e proposte al riutilizzo del Sant’Antonio Abate una volta che verrà realizzato il nuovo ospedale unico Busto-Gallarate. In sette pagine, firmate da Galluppi con il commissario Filippo Crivelli, si parte innanzitutto dai servizi socio-sanitari che dovranno rimanere all’interno dell’attuale nosocomio (una piccola parte) in base alla legge di riforma sanitaria regionale (Casa di comunità e ospedale di comunità). Si fanno inoltre proposte all’interno di un percorso di rigenerazione urbana complessivo che comprende residenzialità, verde, terziario, parcheggi, riperimetrazione del sedime ospedaliero e formazione. «In collaborazione con l’Università Insubria, chiediamo per esempio l’attivazione di un corso di Laurea in Scienze infermieristiche all’interno di Palazzo Majno, in quanto immobile di un certo pregio». 

Una nuova Legnano

Secondo Galluppi, si tratta di una proposta realistica che «si oppone agli inutili slogan di chi dice di mantenere l’ospedale di Gallarate così com’è o di farlo tornare a quello di 10 anni fa». E continua: «Bisogna prendere atto della realtà, con attenzione massima alla fase di transizione dal vecchio al nuovo ospedale che durerà 10 anni. Finora Asst Valle Olona non ha fatto un’analisi seria, è mancata una visione programmatica. Non vogliamo una nuova Legnano». Lozito inquadra il documento di Cpg come la volontà di portare avanti «un’azione politico-amministrativa seria nella speranza che il sordo cominci ad ascoltare. Se il Sant’Antonio Abate diventasse una immensa area dismessa nel cuore di Gallarate sarebbe letale per il futuro della nostra città. Con questo documento vogliamo aprire un confronto con Asst e Regione Lombardia nella speranza che capiscano il ruolo fondamentale del Comune nel futuro urbanistico di quell’area». 

Gallarate ospedale centro popolare – MALPENSA24