Il dg Porfido: «Videocamere e vigilanti. Più sicurezza per l’ospedale di Gallarate»

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GALLARATE – «Dopo quanto accaduto, lo ritengo un dovere». Eugenio Porfido, direttore generale della ASST Valle Olona oggi, mercoledì 23 gennaio, ha incontrato gli operatori dell’ospedale Sant’Antonio Abate di Gallarate. Così parla qualcuno che davvero ha a cuore la struttura che dirige. Quanto accaduto ieri, martedì 22 gennaio, è da considerarsi un fatto «Eccezionale nella sua gravità. Eccezionale anche per l’evento drammatico che lo ha preceduto, e questo non deve essere dimenticato». La vicenda è nota: un trentatreenne con problemi di tossicodipendenza (seguito da Sert e Cps come acclarato immediatamente) si è presentato al Pronto Soccorso della struttura gallaratese. Un codice bianco: non c’era alcuna urgenza medica a suo carico. Dopo 40 minuti d’attesa l’uomo è salito al quinto piano dell’ospedale e si è gettato da una finestra suicidandosi. I famigliari, la madre e i due fratelli, hanno reagito con rabbia a un dolore impareggiabile e hanno sfasciato il Pronto Soccorso aggredendo medici e infermieri.

L’accaduto inevitabilmente ha lasciato degli strascichi (ma oggi tutti gli operatori erano in servizio come sempre) e ha riaperto un tema mai sopito: quella della sicurezza negli ospedali. Non una peculiarità gallaratese, se ne è parlato in relazione a tutti i nosocomi della provincia di Varese e probabilmente dell’Italia intera. Ma un tema che deve essere affrontato. E Porfido, oggi, s’è confrontato con gli operatori di Gallarate. E sul piatto ci sono già delle azioni concrete. «L’ampliamento del sistema di videosorveglianza, ovviamente secondo quanto previsto dalle normative sulla privacy, in tutte le aree più sensibili della struttura – spiega Porfido – Da domani l’area tecnico eseguirà dei sopralluoghi per dare corso alla proposta. Vorremmo inoltre uniformare per tutti gli ospedali di competenza il sistema in questione: tutte le videocamere dovranno registrare quanto accade nelle aree sensibili. Oggi non è sempre così: alcuni sistemi permettono un monitoraggio in tempo reale, ma non la registrazione». Altro punto che già da domani andrà in fase di verifica e poi di attuazione: «Lo spostamento della guardia giurata oggi in servizio in portineria nelle aree maggiormente sensibili dell’ospedale – spiega Porfido – Con possibilità, lo verificheremo ma credo sia fattibile, di estensione degli orari di servizio. Oggi la guardia giurata è presente in orari notturni. Abbiamo analizzato i picchi d’accesso al Pronto Soccorso: vorremmo estendere questa presenza, preventiva, anche agli orari pomeridiani».

Guardia giurata, implemento della video sorveglianza e non solo. «Da domani, in accordo con i colleghi del settore psicologico – spiega Porfido – Gli operatori potranno avere, su base volontaria, supporto psicologico. Pensiamo inoltre, e ho già avuto disponibilità in questo senso dall’area di psichiatria e psicologia, di promuovere un corso per la gestione dei conflitti che da Gallarate potrebbe essere esteso ad altre realtà. Capire se il conflitto stia per virale a livello patologico consentirebbe agli operatori di intervenire preventivamente». Di prevenzione parla sempre Porfido: «Risolvere immediatamente il problema è impossibile. Prevenirlo sì. E in questa direzione stiamo già lavorando».

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