Gallarate, scontro sulla petizione per la tutela dei Fontanili.  Non va in consiglio comunale 

Gallarate petizione fontanili

GALLARATE – La petizione popolare “per il rilancio e la tutela dell’area verde dei Fontanili, ricompresa tra i Comuni di Gallarate, Besnate e Cavaria con Premezzo”, sottoscritta da oltre 600 cittadini di Gallarate e protocollata lo scorso 25 giugno, non arriverà in consiglio comunale per la discussione. Così ha deciso la conferenza capogruppo ieri sera, 28 settembre, con i soli voti della maggioranza. 

Capigruppo divisa 

La petizione arriverà direttamente sulla scrivania del sindaco Andrea Cassani senza il preventivo passaggio in aula. Una decisione presa dai cinque rappresentanti della maggioranza (Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Centro popolare, Lista Cassani) dopo avere preso atto del parere del segretario comunale e di quanto disposto nel regolamento. Contrarie le opposizioni (Pd, CèV, lista Silvestrini, Ocg, +Gallarate), che hanno invece provato a fare leva sullo statuto che prevede la discussione in aula entro novanta giorni dalla data di protocollo. Ma per accelerare i tempi, secondo il centrodestra, è più opportuno che la petizione arrivi direttamente all’organo esecutivo, per valutarne il contenuto e intraprendere eventuali azioni nella direzione auspicata dai sottoscrittori. 

Gli argomenti in aula 

La petizione sui Fontanili non comparirà dunque all’ordine del giorno del consiglio comunale che il presidente Giuseppe De Bernardi Martignoni ha programmato per il prossimo 17 ottobre. Ci sarà invece la mozione del centrosinistra e di Ocg relativa alla piantumazione di 9mila nuovi alberi entro il 2030 oltre alle modifiche del regolamento di polizia urbana e del regolamento del commercio sulle aree pubbliche. In discussione anche il bilancio consolidato del 2021, le variazioni al bilancio corrente e la revisione annuale delle partecipazioni societarie.

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