Gallarate, raccolte 600 firme per la tutela dell’area verde dei Fontanili 

Gallarate petizione oasi fontanili

GALLARATE – Verrà protocollata mercoledì in Comune la petizione popolare “per il rilancio e la tutela dell’area verde dei Fontanili, ricompresa tra i Comuni di Gallarate, Besnate e Cavaria con Premezzo”. La raccolta firme, sottoscritta da oltre 600 cittadini di Gallarate, in base allo statuto dovrà ora essere discussa in consiglio comunale entro novanta giorni. 

La petizione 

Il risultato dell’iniziativa, promossa da Rita Morlino e sostenuta dal consigliere comunale Massimo Gnocchi (Ocg), è stato presentato questa mattina 25 giugno nel corso di una conferenza stampa indetta alla Cascina Montediviso. Non si tratta di una scelta casuale, perché il Centro Parco di Cajello nelle intenzioni dei proponenti vuole diventare il fulcro delle attività di conservazione, rilancio e tutela dell’Oasi dei Fontanili. 

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Di seguito il testo integrale della petizione:  

La zona verde tre Crenna-Cajello di Gallarate, Cavaria con Premezzo e Besnate, comunemente nota come “area del Fontanili”, si configura come rilevante esempio di zona umida dì grande valore per la biodiversità di flora e soprattutto dì fauna, collocata tra la pianura umanizzata e le colline boschive del Varesotto. E’ un’area che subisce la pressione delta città, ma è anche un elemento di valore perché è molto frequentata dalle persone che abitano in zona. 

Le recenti vicende causate dalla pandemia e dai conseguenti lockdown hanno fortemente aumentato la percezione del valore di una così preziosa risorsa, a due passi dagli abitati dei Comuni confinanti. Centinaia di persone hanno riscoperto in questo periodo non tanto i parchi urbani, quanto le aree periurbane; la zona delle “casse” dell’Arno a Cedrate, i boschi tra Crenna, Casorate e Arsago Seprio, ma soprattutto quel vasto sistema che unisce Oasi Fontanili, collina del Monte Diviso e parco della Valle del Boia. 

in continuità con questo processo crediamo che sia fondamentale che questa Amministrazione prenda seriamente a cuore il tema del rilancio, della cura e della tutela di quest’area verde, certamente come risorsa ambientale e paesaggistica di pregio ma anche come volano per un concreto miglioramento della qualità della vita dei residenti/fruitori dei Comuni limitrofi. Un miglioramento che può essere raggiunto anche tramite iniziative culturali e di educazione ambientale che possono in quest’area trovare il loro naturale sviluppo. Per questo i sottoscrittori della petizione chiedono che questa Amministrazione Comunale si attivi per tutelare la conservazione ambientale delle zone dell’area in territorio cittadino adiacente alla Cascina Montediviso, valutando anche l’ipotesi di coordinare azioni di pulizia dei boschi eseguite da volontari nonché come prevenire lo sversamento di rifiuti nocivi la cui successiva raccolta rappresenta un onere in certi casi evitabile per l’ente. Si chiede altresì di proporre nelle scuole cittadine di primo e secondo grado la conoscenza delle zone boschive naturali che abbiamo la fortuna di avere, nonché di farsi promotori dell’iniziativa di aprire un tavolo di confronto tematico su queste aree naturali da conservare, invitando allo stesso gli Enti competenti (Parco Ticino), le associazioni ambientaliste (WWF e Legambiente) e di valorizzazione del territorio (Fai) nonché le altre Amministrazioni confinanti e parimenti interessate dalla zona umida naturale ovviamente libere di aderire ad un progetto di largo respiro intercomunale per la valorizzazione ed il rilancio dell’area dei Fontanili come un’oasi naturale da conservare e tutelare alla stregua di un vero parco di pregio. In seconda istanza i firmatari chiedono anche che l’amministrazione valuti a sua discrezione l’ipotesi di realizzare in tale area un Ecomuseo, ovvero si faccia interprete di azioni che raccontino direttamente sul territorio un pezzo di storia della comunità collegata all’ambiente, come lo sfruttamento economico del bosco o il ruolo delle acque nella crescita della città. 

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