GALLARATE – La foto all’ingresso della chiesa che accoglieva le tante persone accorse questa mattina 25 giugno in Sant’Anastasio per dargli l’ultimo saluto ritrae Vito Rosiello con un sorriso radioso. Perché così l’assessore all’Urbanistica di Cardano al Campo – scomparso lo scorso giovedì stroncato da un brutto male – ha affrontato sempre la sua vita, con l’entusiasmo di volerla coglierla fino in fondo, provando a migliorarsi sempre e a cercare sempre il meglio nelle relazioni sociali.
Talmente tanto
«Ci hai insegnato il valore della parola data, il rispetto delle persone, a non essere mai vigliacco, a non approfittare dei più deboli», hanno detto i figli Luca e Nancy dall’altare al termine della funzione funebre. «Eri generoso, di un’intelligenza creativa, corretto anche con chi non lo meritava. Sei stato talmente tanto che non esistono parole per descriverti».
Proprio ai suoi figli si è rivolto il parroco don Aldo Mascheroni durante l’omelia: «Quando muore un genitore una parte di noi si allontana con lui e lascia un grande vuoto. Custodite i valori umani e cristiani che vi ha trasmesso affinché papà continui ad abitare in voi e nei suoi nipoti».
Il discorso del sindaco
Il sacerdote ha ricordato anche il suo impegno amministrativo. «Paolo VI diceva che la politica è la forma più alta di carità perché è servire il bene comune. Come città lo dobbiamo ringraziare per il suo impegno pubblico».
Nel suo discorso, iniziato con «Caro Vito, caro amico mio», il sindaco Maurizio Colombo ha sottolineato la sua «energia, determinazione, professionalità, irruenza e a volte quel pizzico di prepotenza che lo hanno sempre contraddistinto e che non sono facilmente replicabili se non fanno parte del dna di pochi uomini con attitudini speciali». A nome di tutta la comunità cardanese il primo cittadino ha espresso alla moglie Adele e ai figli «la vicinanza e l’abbraccio fraterno che lui ci ha sempre riservato nella sua vita».