Cardano in lutto: morto l’assessore Vito Rosiello

Cardano assessore Vito Rosiello

CARDANO AL CAMPO – Si è spento questa notte, 23 giugno, Vito Rosiello. L’assessore a Cardano al Campo, delegato a Urbanistica e Lavori Pubblici, è morto in ospedale a 72 anni, dopo aver combattuto per molto tempo con una brutta malattia. Molto legato a famiglia e figli, ma anche ai nipoti dopo essere diventato nonno. Tutto il paese lo piange.

La sua forza

La malattia c’era, insidiosa e fastidiosa. Ma Rosiello non voleva lasciarsi abbattere: il suo impegno politico, la volontà di fare il bene per Cardano era più forte. Lo confermano i fatti: presente ogni volta che poteva, pronto a dire la sua, a dare voce all’attività comunale. Anche verso la fine, quando rinunciava a presenziare agli appuntamenti amministrativi soltanto se la stanchezza della malattia non gli dava altra soluzione. Altrimenti – proprio come ha fatto – la nascondeva e andava dritto per la sua strada. Fino al ricovero in ospedale, da cui non è più uscito.

L’impegno politico

Nato ad Agropoli, in provincia di Salerno, Rosiello aveva due lauree (Scienze della formazione e Giurisprudenza) e un master in Criminologia. E teneva corsi di alta formazione. Era Imprenditore, attivo nel settore immobiliare – per la Riga Immobiliare – con sede a Gallarate. Una posizione che lo ha fatto conoscere anche a livello lavorativo, oltre che amministrativo. Nel panorama politico – in generale – era ancora più noto. Già negli anni Ottanta è stato assessore a Cardano. Poi una breve pausa fino al 2020, quando il sindaco Maurizio Colombo lo ha richiamato per far parte della sua squadra, in nome di uno stretto rapporto di amicizia. Al suo fianco voleva una persona di fiducia, un tecnico che padroneggiasse argomenti come Urbanistica e Lavori Pubblici per dare una svolta a Cardano. Che effettivamente si è vista: con lui molti cantieri hanno preso il via, soprattutto in ambito scolastico.

La famiglia

Molto legato alla famiglia, ai figli e anche ai nipoti. Diventare nonno era stato motivo di grande gioia, per Rosiello. Al punto che la suoneria del suo telefono era la voce della nipotina.
Il sindaco ora a fatica riesce a dire qualcosa. Come biasimarlo: «Era il mio secondo padre», racconta con un nodo alla gola. «È un grandissimo dispiacere, non riesco nemmeno a pensarci». Ora l’amministrazione comunale avrà tempo per raccogliere le forze e ricordarlo. I funerali saranno celebrati sabato, 25 giugno, alle 10.30 alla chiesa parrocchiale.

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