GALLARATE – Attenzione, prevenzione e informazione. Sono i tre pilastri su cui poggia il progetto dedicato alla sicurezza stradale che oggi, 19 novembre, ha riunito a Gallarate istituzioni politiche locali e regionali, associazioni e sportivi paralimpici per raccontare le loro testimonianze. Ma anche le forze dell’ordine, i volontari della Croce Rossa e numerosi studenti, tra cui il Falcone (capofila dell’iniziativa), le terze medie delle Gerolamo Cardano e le superiori di Varese. Il parcheggio di via De Magri, a un passo dal museo Maga, è diventato il teatro di una simulazione di incidente stradale. Dallo scontro di un auto con uno scooter, fino all’intervento dei professionisti per spiegare passo passo tutti i pezzi che compongono un’operazione d’emergenza. Ovviamente, nell’ottica di sensibilizzare i più giovani – ma non solo – a mantenere sempre la guardia alta alla guida. Perché un momento di distrazione può cambiare la vita.
L’importanza dell’educazione civica
Presente anche l’ex ministro all’Istruzione, Marco Bussetti, oggi dirigente dell’ufficio scolastico regionale: «Il progetto fa parte della nuova materia educazione civica e sarà molto utile», Sì, perché «è importante per chi lavora a scuola dare attenzione all’aspetto che riguarda la salute in generale. Con quest’iniziativa si può vedere ciò che accade quando non si rispetta il codice della strada».
A fare le veci dell’assessore regionale alla Sicurezza, Riccardo De Corato, c’era l’ingegnere Fiorella Daniele, puntando sulla «presa di coscienza dei giovani sull’educazione stradale», che si traduce in «consapevolezza di sé e degli altri: l’educazione civica è alla base della crescita. E il progetto, splendido, testimonia che a nutrire la mente sono le emozioni, quindi è necessario comunicare con i ragazzi utilizzando il loro linguaggio».
«Tutelare la vita»
A nome dell’amministrazione comunale, l’assessore alla Sicurezza, Francesca Caruso. Lo ha detto subito: «Il progetto è uno dei nostri cavalli di battaglia». Con un messaggio per raggiungere direttamente i giovani presenti: «Bisogna tutelare la vita umana: abbiamo bisogno che gli istituti portino avanti questa convinzione. La strada è di tutti – tanto degli automobilisti, quanto dei pedoni – ed è caotica, quindi è necessario che vengano rispettate le regole. Ci vuole attenzione, perché basta un attimo».
Per l’istituto Falcone, il dirigente scolastico Vito Ilacqua: «Abbiamo fatto squadra e i risultati si vedono». Rivolto agli studenti, ha detto: «Il lavoro che facciamo è per voi, perché teniamo al vostro futuro. Abbiamo un capitale, che non è economico, ma è sociale: i giovani. Meglio sprecare qualche minuto per riflettere, piuttosto che sprecare la vita in un minuto».
Le testimonianze
A testimoniare, anche i campioni paralimpici. Come Andrea Liverani, bronzo alle olimpiadi di Tokyo nel tiro con la carabina. Un incidente in moto, undici anni fa, lo ha costretto sulla sedia a rotelle. «Mi ha cambiato la vita. E anche quella della mi famiglia», ha detto. «All’inizio non ero autonomo, è stato un colpo. Poi lo sport mi ha aiutato a riprendermi». Il suo messaggio, per sensibilizzare: «Prestare sempre la massima attenzione ed evitare di mettersi alla guida quando si beve». Con lui, Massimiliano Manfredi, stella di bronzo al merito sportivo paralimpico.
Infine, anche il dirigente della Fondazione Marco Simoncelli, il famoso motociclista scomparso a Sepang nel 2011. Si tratta di Loris Calipari, che ha contribuito al progetto: «Marco voleva fare qualcosa per aiutare le persone con disabilità, abbiamo raccolto il suo sogno». A mediare l’evento, Stefano Orsenigo, presidente dell’associazione “La strada”. Presente anche l’avvocato Giuseppe Mantica.
Gallarate, sicurezza stradale nelle scuole primarie con la polizia locale