Ancora due notti di follia violenta al Pronto Soccorso di Gallarate: un arresto

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GALLARATE – Due notti di follia in ospedale: quarantenne arrestato per resistenza a pubblico ufficiale. «Fatto grave. Il protagonista è persona conosciuta e fa paura. Non è la prima volta che si rende protagonista di episodi simili», spiega Roberto Gelmi, direttore di presidio del Sant’Antonio Abate di Gallarate. Le manette sono scattate alle 6 di oggi, giovedì 7 febbraio, ma da due giorni l’uomo, come detto volto noto per le forze di polizia e non nuovo a fatti simili, terrorizzava il personale medico e infermieristico della struttura.

«Non ci sentiamo sicuri»

L’episodio, o meglio gli episodi, arrivano a due settimane di distanza dalla tragica morte di un trentenne gallaratese, suicidatosi gettandosi dal quinto piano dell’ospedale dopo quasi sei ore d’attesa. I famigliari, che hanno presentato un esposto nei confronti dell’ospedale, in preda al dolore e alla rabbia avevano distrutto il pronto soccorso mettendolo fuori uso per alcune ore.
Il nuovo episodio riapre il problema sicurezza in ospedale. Il quarantenne, con problemi di alcolismo e tossicodipendenza, l’altro ieri notte aveva danneggiato a calci e pugni le vetrate della guardia medica di Gallarate minacciando di morte i medici e gli infermieri presenti. Questa notte ha fatto lo stesso in pronto soccorso. L’altro ieri erano intervenuti gli agenti della polizia di Stato per calmarlo. All’alba di oggi sono stati i carabinieri a far scattare le manette d’intesa con il pubblico ministero di Busto Rossella Incardona.
Dopo lo show in guardia medica il quarantenne ha minacciato, sbraitato e picchiato i pugni (letteralmente con il rischio di fare danni in area Triage) anche nella notte appena terminata. Terrorizzati, medici e infermieri, hanno chiamato il 112: sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Gallarate. L’uomo si è scagliato con violenza anche contro i militari che lo hanno arrestato con l’accusa di resistenza. Arresto convalidato in sede di direttissima alle 12 di oggi. «Non ci sentiamo sicuri», mormorano medici e infermieri. Aggressioni violente, verbali o fisiche, stanno purtroppo diventando sempre più frequenti. Eugenio Porfido, direttore generale dell’ASST Valle Olona aveva annunciato (e di fatto sta realizzando) interventi concreti per rendere più sicuro il lavoro in Pronto Soccorso vista la situazione. Il quarantenne è stato incastrato anche grazie ai filmati registrati dalle videocamere di sorveglianza attive in ospedale.

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