Riapre il Maga di Gallarate. Bruno Galli: «Dopo il Covid dobbiamo salvare i musei»

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GALLARATE – Dopo le restrizioni dell’emergenza Coronavirus che ne avevano decretato la chiusura degli uffici e degli spazi espositivi, oggi sabato 20 giugno, il Maga di Gallarate riapre al pubblico in grande spolvero con ben due mostre di alto livello.

Riapertura in sicurezza

Molte le personalità presenti alla cerimonia di inaugurazione alle 16 di oggi. Tra queste l’assessore regionale alla Cultura Stefano Bruno Galli, il sindaco di Gallarate Andrea Cassani, l’assessore con delega ai Musei Claudia Mazzetti, l’assessore alla Cultura Massimo Palazzi, il direttore del Maga Emma Zanella, Luca Missoni e molti altri. Due, come detto, le mostre in programma:  “La fantasia è un posto dove ci piove dentro” e la personale “Mento al niente. Manifesti di William Xerra“. La riapertura del museo e le attività culturali dei prossimi mesi sono rese possibili grazie al contributo di Ricola, partner istituzionale del Maga.

Regione Lombardia sostiene il Maga

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«Questa è un’inaugurazione concepita in nome della sicurezza», ha spiegato Zanella. «E’ un piacere essere qui, essere qui con l’assessore regionale alla Cultura Stefano Bruno Galli, un amico del Maga nel vero senso della parola, una presenza importante la sua che testimonia la vicinanza di Regione Lombardia alla struttura di Gallarate – ha detto il sindaco Cassani –  E’ una riapertura un po’ strana ma molto importante. Sul Maga esiste un progetto importante che è quello di realizzare un polo della cultura a Gallarate e ci auguriamo che i lavori possano partire entro fine estate così da rendere ancora di più questa struttura la casa della cultura di Gallarate».

Volano per il turismo

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L’assessore Bruno Galli ha rimarcato la voglia «di essere presente a questa riapertura così particolare dopo i 90 giorni di lockdown – ha spiegato – La crisi del Coronavirus si è abbattuta in modo particolare sul mondo della cultura e gli operatori devono sentire la vicinanza delle istituzioni regionali laddove le istituzioni regionali sono così attente e sensibili al tema». E riaprire con due mostre, secondo l’assessore regionale, ha il valore aggiunto «Di interessare anche il turista. Di convincerlo a tornare magari per la quinta volta nello stesso museo sapendo che troverà un luogo sempre differente. Ecco perché questa riapertura ha un significato così particolare». Regione Lombardia ha anche donato al Maga mille mascherine da utilizzare per la riapertura. Dal Pirellone in arrivo anche due bandi a sostegno della cultura e della programmazione estiva. «Il nostro obiettivo, quest’anno, è quello di portare a casa la pelle. Il 75% del patrimonio museale lombardo è privato. Dobbiamo intervenire o rischiamo di perderne il 30%», ha concluso il rappresentante di Palazzo Lombardia. Mazzetti ha ringraziato Zanella e tutti coloro che lavorano instancabilmente per il Maga: «Ci mettono l’anima e sono l’anima del nostro museo. Un museo che ha questa grande capacità di crescere, cambiare ed evolversi sempre». Un museo «che è un piacere tornare a visitare, così come si fa con un amico», ha aggiunto Missoni.

Le due mostre in programma

Le mostre in programma sono di grande interesse.  La prima, dal titolo “La fantasia è un posto dove ci piove dentro” è a cura di Alessandro Castiglioni, vicedirettore del museo gallaratese. Prosegue il percorso di relazione tra letteratura e arti visive che ha caratterizzato e continua a contraddistinguere la ricerca storica e critica del Maga. La rassegna, fino al 15 novembre 2020, utilizza come punto di partenza le celebri lezioni che Calvino avrebbe dovuto tenere presso l’Harvard University nel 1985 con il titolo “Six Memos for the Next Millenium”. Le idee di Leggerezza, Rapidità, Esattezza, Visibilità, Molteplicità permetteranno di rileggere in modo inedito alcune tra le opere più significative della collezione del museo, sia storiche che contemporanee da Fausto Melotti a Lucio Fontana, da Ugo La Pietra a Marina Ballo Charmet, da  Marion Baruch a Stefano Cagol.

La seconda, fino al 13 settembre 2020, presenta la personale di William XerraMento al niente. Manifesti. L’esposizione, curata da Lorena Giuranna, responsabile del Dipartimento educativo del Maga, presenta per la prima volta la serie di manifesti della serie “Mento”, realizzati dall’artista piacentino nel 2003, ora nella collezione permanente del museo. Accanto a questi, sono esposte alcune opere in formato cartolina del 1973, del ciclo gli “Amori”, considerato alle origini di tutto il complesso lavoro sulla “menzogna” di Xerra e due video: “Mento a quest’ora” film del 2007 e “Un manifesto di William Xerra” del 2002 letto dal critico Pierre Restany, documento unico e toccante sui risvolti performativi del rapporto tra parola e immagine che da sempre connota l’opera dell’artista.

Come accedere alle esposizioni

Dopo un primo periodo sperimentale, con accessi contingentati e solo su prenotazione, da martedì 7 luglio, il Museo e la sala studio rimarranno aperti dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 13 a ingresso gratuito fino a tutto luglio. Seguendo i principi del Mibact di sperimentazione, gradualità e sostenibilità, la visita gratuita alle mostre sarà possibile solo ed esclusivamente su prenotazione scrivendo a progettispeciali@museomaga.it nelle giornate di martedì 23, mercoledì 24, giovedì 25, martedì 30 giugno, mercoledì 1 e giovedì 2 luglio, dalle 10 alle 13. Anche dal 7 luglio (da questa data sarà anche possibile prenotare una postazione nella Sala studio, fino ad esaurimento posti) è comunque gradita la  prenotazione al numero telefonico 0331.706011 (dalle 9 alle 13).

Due mostre, laboratori per bambini e concerti: a Gallarate riapre il Maga

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