Le scuole di Gallarate celebrano Dante con i loro lavori. «Ispirati dalla libertà»

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GALLARATE – Sono state inaugurate ieri, 25 marzo, le celebrazioni dantesche. Si tratta della pubblicazione di lavori realizzati da tutte le scuole di Gallarate, dagli istituti comprensivi alle superiori. Tutte realtà educative che, forse per la prima volta, collaborano insieme su così ampia scala. Le pubblicazioni si protrarranno fino al 31 marzo, con una nuova uscita ogni giorno. Mentre fino al 14 settembre verranno presentati altri eventi e iniziative che sono in corso di preparazione. Gli istituti coinvolti sono nove in totale, coinvolgendo tutte le loro sedi, ovvero circa 35 scuole. I progetti realizzati saranno divulgati sui siti degli istituti interessati e dal Comune sulla app “Gallarate Più”, oltre che sulla pagina Facebook e sul canale Youtube istituzionali.

Il vero significato delle celebrazioni

Qual è il vero significato e il tema comune profondo di queste celebrazioni? «Dante inizia un percorso obbligato – si legge in una nota firmata dal sindaco Andrea Cassani e dall’assessore alla Cultura, Massimo Palazzi – e si è trovato suo malgrado in luoghi in cui appare costretto a passare. Affronta esperienze imposte dal viaggio. Sembra subire gli eventi, sottomesso a una volontà superiore che non può contrastare». Ma non è così. «Dante è un uomo libero, forse l’uomo più libero del Medioevo». Già, perché «libertà è la possibilità di ascoltare e incontrare tutti senza limitazioni. E Dante ha questa opportunità oltre lo spazio e il tempo. Libertà è la possibilità di esprimere un proprio giudizio senza condizionamenti. E Dante, grazie anche all’artifizio letterario, esprime giudizi che mai avrebbe potuto esternare in altro modo, senza patirne gravi conseguenze. Libertà è trascendere i limiti della materia. E Dante sperimenta la più grande libertà anche fisica concessa ad un uomo, attraversando la terra e i cieli. Libertà è poter esprimere l’amore. E Dante canta l’amore umano e spirituale. Una conferma del suo essere modello di Libertà consiste nel fatto che Dante è stato ispiratore di chi anelava alla Libertà dalle costrizioni, dal pregiudizio, dalle proprie limitazioni».

La libertà ispira le celebrazioni

La stessa libertà che ispira le celebrazioni dantesche. «Libertà nell’individuazione dei temi da trattare, libertà nella scelta espressiva. Libertà di condividere i risultati e di valorizzare tutti i lavori dei ragazzi senza timori di critica e quindi libertà dal giudizio. La volontà di perseverare nella preparazione di queste celebrazioni, pur nelle gravi difficoltà derivanti dalla pandemia in corso, è una scelta di libertà dalla paura, nella consapevolezza che la Commedia stessa nasce dalla crisi ed esprime il viaggio dell’umanità verso la speranza». E conclude: «La più ardua sfida di ogni tempo è quella di riuscire a dare concretezza alla libertà: che non sia una vana parola, ma una conquista di progressive consapevolezze per la realizzazione della propria essenza. I risultati di queste celebrazioni dantesche sono piccoli passi in questa direzione».

Somma immagina Dante al giorno d’oggi. Al via un concorso letterario di poesia

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