Aggrediti polizia e carabinieri in stazione a Gallarate. Il Sap: «Vogliamo i taser»

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GALLARATE – Violento e fuori controllo ha messo ko poliziotti e carabinieri in stazione a Gallarate. A denunciare l’episodio, avvenuto qualche sera fa, è Cristian Sternativo, segretario provinciale del Sindacato Autonomo di Polizia (Sap) di Varese. «Il cittadino straniero che qualche mese fa, a Gallarate, ruppe lo zigomo a un carabiniere, facendolo svenire, è tornato a colpire ancora, mandando in ospedale un intero equipaggio di polizia e carabinieri che saranno assenti dal territorio per ben 10 giorni a causa delle percosse subite».

Ha inveito contro tutti i presenti

 «A Varese registriamo troppe aggressioni contro le forze dell’ordine», dice Sternativo (Sindacato Autonomo di Polizia), sottolineando i pericoli in cui incorrono ogni giorno le forze dell’ordine.  Alla stazione ferroviaria di Gallarate è stata coinvolta prima la radiomobile dei carabinieri e successivamente una volante del commissariato chiamata in aiuto per placare l’aggressore, un ragazzo di origini peruviane.  «Lo stesso – spiega Sternativo – all’arrivo del personale medico fatto intervenire per visitare il ragazzo, ha iniziato ad inveire contro tutti presenti, sferrando calci e pugni accompagnati da sputi che hanno raggiunto gli operatori sanitari e le forze di polizia. Il tutto è andato avanti per molto tempo e anche al pronto soccorso dell’ospedale di Gallarate, dove è stato trasportato a fatica».

Servono i taser

«Purtroppo – prosegue Sternativo – questo caso non è l’unico e ultimo evento di questo genere accaduto nel Varesotto. Sabato 12 ottobre un altro equipaggio dei carabinieri intervenuto su chiamata di un conducente di autobus della linea urbana è stato aggredito da un cittadino extracomunitario già noto alle forze dell’ordine». La segreteria generale del Sap conta le aggressioni subite dagli operatori della sicurezza in tutta Italia e dal primo giugno i numeri sono raccapriccianti: oltre 200 episodi di violenza con più di 350 operatori feriti. «Vi è la necessità di dotazioni idonee che ci permettano di scendere in strada in sicurezza. Per questo – dice Sternativo – chiediamo a gran voce il taser che, a distanza di sicurezza e riducendo al minimo il contatto fisico, ci permetterebbe di fermare un soggetto esagitato senza conseguenze per lui e per noi operatori. Altra importante richiesta è quella delle bodycam per videoregistrare ogni istante del nostro intervento, in modo da fornire prova diretta del nostro operato e, non per ultimo, i cosiddetti sottocamicia per proteggerci da colpi e fendenti. È arrivato il momento – conclude Sternativo – di dare più strumenti e anche più norme agli operatori delle forze dell’ordine al fine di scongiurare questi eventi ormai sempre più frequenti».
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