Telecamere a Gallarate, il PD: «Tre anni per capire quali funzionassero e quali no»

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Il capogruppo del Partito democratico in Consiglio comunale, Giovanni Pignataro

GALLARATE – «Quello delle telecamere e della sicurezza era tra i primi punti del programma elettorale dell’attuale amministrazione. Hanno impiegato tre anni e mezzo per capire quali occhi elettronici funzionassero e quali no. Non male davvero». Non risparmia una certa ironia, Giovanni Pignataro (nella foto), capogruppo PD in consiglio comunale a Gallarate.

Telecamere nei cimiteri? Controlleremo

Il Partito Democratico vuole andare a fondo sulla questione telecamere già sollevata durante l’ultimo consiglio comunale. «Su 57 postazioni – spiega Pignataro – Un quarto ha luce rossa. Stiamo verificando se quella luce rossa significa telecamera fuori servizio oppure temporanea assenza di un ponte radio. In ogni caso non proprio una garanzia». E ancora tre anni fa il numero complessivo di occhi elettronici era di 114 telecamere, oggi se ne contano 116. «Ci è stato detto – continua Pignataro – Che 45 occhi elettronici sorvegliano il cimitero pur non essendo collegate direttamente alla sala operativa». In sintesi le immagini vengono trasmesse direttamente a monitor visionabili direttamente negli uffici cimiteriali. «Verificheremo anche questo punto», aggiunge il capogruppo Pd. Che aggiunge: «Almeno uno degli impianti che sorveglia i varchi di entrata e uscita dalla città, non dirò quale per ovvie ragioni di sicurezza, è guasta. Come ho detto non male, e lo dico in modo ironico, per chi del potenziamento degli impianti di videosorveglianza ha fatto uno dei primi punti del programma elettorale. Chiederemo conto anche di questo».

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