Martucci (FI): «Voto la sfiducia». Gallarate nelle mani di Lorusso: «Deciderò»

mozione sfiducia gallarate cassani

GALLARATE – Undici consiglieri hanno presentato oggi, 12 novembre, la mozione di sfiducia ad Andrea Cassani. Ne mancano ancora due per chiudere anzitempo l’esperienza amministrativa del sindaco di Gallarate (serve infatti la maggioranza assoluta di 13 voti). Gli occhi sono tutti puntati sugli ex consiglieri di Forza Italia, Leonardo Martucci e Giuseppe Lorusso. Ma se il primo può già considerarsi il dodicesimo uomo in aula, il secondo mantiene massimo riserbo sulla sua scelta. La maggioranza è dunque appesa a un filo e – a questo punto – i destini dell’esecutivo Cassani sono tutti nelle mani di Lorusso.

Martucci: «Voto la mozione»

Raggiunto telefonicamente, Martucci è lapidario: «Rimango coerente con quello che ho detto in consiglio comunale settimana scorsa. Quindi voterò la mozione di sfiducia». Di conseguenza Forza Italia – che soltanto quattro giorni fa ha ribadito pieno sostegno a Cassani – può contare soltanto su tre voti, quelli di Aldo Simeoni, Germano Dall’Igna e Calogero Ceraldi. Questo, naturalmente, fino a prova contraria, perché il terremoto politico-giudiziario che ha colpito i berlusconiani in provincia di Varese da mesi non dà certezze. E, in Forza Italia, c’è chi spinge per far saltare il banco.

Lorusso: «Devo valutare»

Giuseppe Lorusso, che da Forza Italia è già uscito cinque mesi fa, tiene sulla graticola l’intera politica gallaratese. Voterà la mozione di sfiducia?  «Al momento non voglio esprimere un parere, devo valutare una serie di cose», risponde testualmente. «Sto cercando di dividere l’aspetto istituzionale da quello personale. Vedremo giorno per giorno, sentiremo quello che verrà detto in consiglio comunale. E’una decisione che deve essere ponderata bene e presa in base al principio del buon padre di famiglia. E’necessario capire cos’è è meglio per l’ente stesso. Valuterò senza pregiudizi, ma non bisogna correre».

Gli undici compatti

Voteranno di certo a favore della mozione (che per legge dovrà essere discussa in consiglio comunale in un periodo compreso tra il decimo e il trentesimo giorno dalla presentazione) gli undici firmatari, ovvero i due ferrazziani, il Pd, Città è vità e Gallarate 9.9. «Ma se il sindaco avesse un po’ di dignità politica ci anticiperebbe e si dimetterebbe lui», ha sottolineato Giovanni Pignataro (Pd) nella conferenza stampa odierna. «Noi non siamo né traditori né voltagabbana, semplicemente Cassani ormai è un uomo solo al comando», hanno detto i ferrazziani Luca Carabelli e Luigi Fichera, eletti in maggioranza ma passati poco dopo nel Gruppo Misto. «Sotto il profilo giudiziario ci auguriamo che Cassani esca pulito dalle accuse che gli vengono mosse, ma le sue responsabilità politiche sono evidenti», ha aggiunto Rocco Longobardi (Gallarate 9.9) prima di lasciare la parola a Sebastiano Nicosia (CèV): «L’ultimo consiglio comunale ha dimostrato che non esiste più una maggioranza e dunque non ci sono più le condizioni per amministrare questa città».

mozione sfiducia gallarate cassani – MALPENSA24