GALLARATE – A Gallarate «soltanto un medico di base su cinque» ha aderito alla campagna vaccinale per la somministrazione della dosi a domicilio. A riferirlo è stato lunedì scorso in consiglio comunale il sindaco Andrea Cassani, che senza esprimere giudizi ha comunque lasciato trasparire il proprio rammarico: «Non mi addentro sui motivi, ma questo renderà tutto più lento. Mentre sappiamo che per ripartire, a livello sociale ed economico, è importantissimo che tutti vengano vaccinati il prima possibile». Il numero negli ultimi giorni è aumentato, ma si tratta comunque di un’adesione sotto le aspettative.
Al via dal 10 aprile
La campagna di somministrazione a domicilio partirà sabato 10 aprile con l’obiettivo di raggiungere i 260 pazienti allettati che non possono recarsi a Malpensa Fiere o al centro vaccinale allestito all’interno dell’ospedale di Gallarate. In città l’operazione è gestita dal dottor Carlo Importuna, medico di base a Moriggia. A lui il compito di coordinare la squadra di colleghi che gireranno in coppia per il centro e nei rioni in base agli elenchi già raccolti due mesi fa. Verrà utilizzato il vaccino Moderna. Il Comune, tramite la Protezione civile, sarà a disposizione come supporto logistico e per il trasporto.
A Busto e Albizzate
Il numero esiguo di medici di base in campo per la vaccinazione a domicilio non è un caso isolato. «La statistica non è dissimile da Busto, dove mi hanno riferito che su 52 soltanto in 12 hanno aderito», ha reso noto Cassani in aula.
Nei centri più piccoli la situazione tende invece a migliorare. Ad Albizzate, rende noto il primo cittadino Mirko Zorzo, per la somministrazione in casa sono pronti a scendere in campo 5 su 6. Inoltre, grazie ai volontari da mercoledì aprirà in municipio uno sportello che aiuterà le persone con poca dimestichezza con il computer a effettuare la prenotazione on line per il vaccino.
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