GALLARATE – La prima fase della rivoluzione viabilistica del centro storico di Gallarate è scattata alle 13 in punto. Da oggi, 29 novembre, via Mazzini e via Postporta si percorrono nel senso opposto di marcia. È stato un avvio senza traumi, ma con alcuni punti interrogativi in sospeso. Si tratta di una sperimentazione e – come tale – servirà proprio a evidenziare nelle prossime settimane pro e contro prima di compiere una scelta definitiva. Ecco com’è andata.
Il nuovo imbocco di via Mazzini
Inutile dire che il nodo viabilistico più sensibile è il nuovo imbocco di via Mazzini, all’incrocio con via Roma e corso Sempione. Non a caso l’assessore ai Lavori pubblici, Sandro Rech, è rimasto lì per oltre un’ora a osservare insieme alla polizia locale i flussi di traffico. Complice il nuovo semaforo ancora lampeggiante, la vicinanza con quello già esistente e la novità da digerire, qualche titubanza da parte degli automobilisti c’è stata. Ma cambiare le abitudini non è semplice, dunque le incertezze iniziali appaiono persino fisiologiche. Se la sperimentazione dovesse diventare definitiva, una rotonda al posto dei semafori potrebbe rendere tutto più semplice e agevole. Perlomeno uno studio di massima varrebbe la pena farlo.
Il nodo parcheggi
L’inversione di marcia ha portato all’eliminazione di due parcheggi di fronte alle vetrine di Boggi. Ma gli abitanti del civico 16 hanno formalmente chiesto alla polizia locale di togliere anche il terzo perché lo spazio per uscire dal loro portone è scarso e potrebbero essere necessarie due manovre. Considerato che l’inversione di marcia è stata fatta proprio con lo scopo di aumentare il passaggio di auto e dunque andare incontro ai commercianti, l’eliminazione di 2-3 stalli resta un punto da tenere in considerazione in vista di una decisione definitiva. Se la modifica dovesse essere confermata, servirà inoltre demolire e rifare una delle due cuspidi di fronte al civico 4 di via Postporta. Un lavoro semplice, ma necessario per recuperare un altro posto auto che oggi viene temporaneamente a mancare a causa della sua forma contraria all’attuale senso di marcia.
Lo stop su piazza Garibaldi
Il terzo e ultimo punto sotto la lente di ingrandimento è il nuovo stop di via Postporta su piazza Garibaldi. In Commissione fu proprio un consigliere di maggioranza, Giuseppe De Bernardi Martignoni (FdI), a dire che si sarebbe dovuto tenere in considerazione anche l’aspetto ambientale della modifica viabilistica. Parole che risuonano proprio nell’ultimo tratto di via Postporta, stretto e angusto. Oggi alle 13 il centro era semideserto, dunque era impossibile stabilire la possibile formazione di code durante le ore di punta che potrebbero generare un aumento dell’inquinamento provocato dai gas di scarico delle auto in attesa di superare la linea d’arresto. Le prossime settimane, quelle dedicate allo shopping prenatalizio, potranno essere di certo più indicative.
Giudizio positivo di Rech
I punti evidenziati sono dettagli da tenere in considerazione all’interno di un impianto generale che, comunque, sin dai primi minuti è parso poter funzionare. Tant’è vero che alle 13.30 è già tempo per l’assessore Rech – in costante contatto con gli uffici e gli altri componenti dell’esecutivo – per un primo giudizio positivo: «Il semaforo non è ancora acceso ma la gente sembra già avere capito come deve muoversi. Direi che la nuova viabilità funziona».
gallarate viabilità via mazzini – MALPENSA24