Gallarate, la nuova viabilità di piazza Garibaldi «ridurrà gli incidenti»

Gallarate viabilità piazza Garibaldi

GALLARATE – «Ci saranno meno incidenti stradali». Lo ha detto il sindaco di Gallarate, Andrea Cassani, presentando questa sera 20 settembre in Commissione Lavori pubblici la nuova viabilità di piazza Garibaldi che rivoluzionerà la circolazione del centro. «All’inizio volevamo unicamente invertire via Mazzini», ha svelato il primo cittadino. Ma questa soluzione rappresenta soltanto la prima di tre scenari redatti dagli esperti del “Centro studi traffico”. E l’amministrazione comunale ha scelto il secondo.

Gallarate viabilità piazza Garibaldi

I tre scenari

Il primo scenario prevede esclusivamente il ribaltamento del senso unico di via Mazzini per agevolare l’accesso viabilistico al parcheggio di piazza Garibaldi.
Lo scenario 2 prevede il ribaltamento del senso di circolazione di via Mazzini (da via Roma a via Postporta) e di via Postporta (da Via Mazzini a Via San Francesco), scaricando il flusso veicolare su via Roma direzione via XX Settembre, ma rispetto allo Scenario 1 si prevede anche il ribaltamento del senso di circolazione anche per le vie San Francesco e via Verdi. «La scelta di invertire i sensi di marcia sul comparto viabilistico delimitato da via XX Settembre, via Verdi e via Castelli è stata dettata dall’esigenza di ridurre i punti di conflitto nelle intersezioni con via Roma e via XX Settembre che determinano un alto numero di incidenti come rilevato dall’analisi degli incidenti avvenuti negli ultimi cinque anni», spiegano i tecnici nella relazione. «Attualmente, il comparto in questione, è un ring che gira in senso orario e conta 14 punti di conflitto di cui 6 punti di divergenza, 5 punti di convergenza e ben 3 punti di intersezione» Con questo secondo scenario si propone un ring che gira in senso antiorario e che conta 12 punti di conflitto di cui 5 punti di divergenza, 6 punti di convergenza e soltanto 1 punto di intersezione. «Risulta evidente il miglioramento rispetto allo stato attuale con 2 punti di conflitto in meno e 2 punti di intersezione in meno».
Lo scenario 3 –  ma non è stato preso in considerazione – prevedeva il ribaltamento del senso di circolazione anche per le vie San Francesco e via Verdi e il ribaltamento di via Tenconi e l’istituzione del senso unico in via Cavallotti in direzione via Marsala.

Gallarate viabilità piazza Garibaldi

Scelto il secondo scenario

L’amministrazione Cassani ha scelto il secondo scenario. Ha spiegato il sindaco: «Benché nella relazione dia risultati leggermente negativi rispetto allo stato di fatto, sarà migliorativo perché lo studio non tiene conto dell’abbattimento del semaforo in uscita da via Mazzini che agevolerà anche il traffico su via Roma  e sul Sempione. Abbiamo scelto il secondo scenario perché riduce la possibilità di incidenti».
Anche i tecnici nella conclusione suggerivano tale ipotesi: «Analizzando i tre scenari sopra descritti emerge che lo scenario 2 corrisponde alle aspettative dell’Amministrazione Comunale in quanto migliora l’accessibilità al centro storico per chi proviene da nord-ovest (Sempione). Inoltre riduce i punti di conflitto nel comparto. Questa soluzione si può realizzare in tempi rapidi, anche in via sperimentale, con un esborso economico relativamente limitato e costituito da piccoli interventi di modifica della segnaletica esistente».

Gallarate viabilità piazza Garibaldi

Il dibattito in commissione

Aldo Simeoni (Forza Italia) si era mostrato inizialmente molto scettico alla proposta, ma in Commissione ha cambiato atteggiamento: «E’ una sperimentazione e va fatta, perché ognuno in via sperimentale può fare quello che vuole». Critico il Pd con Giovanni Pignataro, ma soprattutto Edoardo Guenzani (Città è vita): «Il sindaco si prende la responsabilità di questa sperimentazione, che sarà un disastro». Molto dubbioso anche Rocco Longobardi (Gallarate 9.9) («Non ho capito la motivazione e la strategia a medio termine di questa modifica») che ha sollevato una serie di questioni tecniche. Secondo Giuseppe De Bernardi Martignoni (FdI) bisognerà valutare attentamente l’impatto ambientale della modifica viabilistica su via Postporta e ha invitato a mettere un attraversamento rialzato protetto all’ingresso di via Mazzini per abbattere la velocità delle auto in entrata. Quando il dibattito si è surriscaldato è entrato a gamba tesa il sindaco: «Non abbiamo paura di osare, a differenza di chi non ha fatto niente per cinque anni. Lo scopo? Via Mazzini deve tornare protagonista, mentre oggi è solo una via d’uscita».

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