Ospedale unico, Busto e Gallarate programmano la futura viabilità

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BUSTO ARSIZIO – Come cambiare la viabilità e cosa si farà nei vecchi nosocomi di Busto e Gallarate. Sono stati questi i due principali temi, in prospettiva all’arrivo dell’ospedale unico, al centro dell’incontro tecnico che si è tenuto oggi, giovedì 20 settembre, al 33° piano di Palazzo Lombardia e al quale hanno partecipato i dirigenti dei settori interessati di Regione Lombardia, il sindaco di Busto Emanuele Antonelli, quello di Gallarate Andrea Cassani, l’assessore bustocco all’Urbanistica Giorgio Mariani accompagnati dai dirigenti dei due Comuni e i vertici dell’Asst Valle Olona.

Passi in avanti

«Abbiamo iniziato ad affrontare una serie di temi concreti – ha spiegato Mariani al termine della riunione – poiché la realizzazione del nuovo ospedale non è più una cosa ipotetica, ma una prospettiva concreta e nemmeno così lontana nel tempo. Busto ha messo sul tavolo tutta le richieste viabilistiche necessari, ma anche posto la questione della rigenerazione urbanistica dei padiglioni che verranno lasciati. E che, anche se restano ancora moltissime cose da definire, ospiteranno, in parte, uffici e ambulatori dell’Ats e in futuro un Presst, ovvero un presidio sanitario dedicato alle cronicità».

La conferma dei passi avanti arrivano anche dal sindaco Andrea Cassani, il quale da parte sua ha portato «le richieste in tema di viabilità per Gallarate e le ipotesi di riutilizzo dell’attuale ospedale. Insomma procediamo. E ci ritroveremo tra un paio di settimane a Milano per definire altri aspetti della complessa questione».

Qui Busto

La viabilità. E’ questo uno dei temi più complessi legati al nuovo ospedale. Non si può, infatti, ragionare solo sull’arrivo del nosocomio unico. Proprio per via della destinazione individuata. E che nel prossimo futuro cambierà completamente volto con la nascita del campus di Beata Giuliana (palaghiaccio e palaginnastica) e il recupero dell’area ex Mizar.  L’assessore Mariani, infatti, ha spiegato che «oltre all’adeguamento del Sempione e alla realizzazione delle rotatorie necessarie abbiamo messo sul tavolo anche la riqualificazione di via Quintino Sella e il completamento del comparto viabilistico a nord e a sud della Ferrovia. Ovvero con la realizzazione del sottopasso di Sant’Anna, che farà il Comune, abbiamo chiesto a Regione di considerare anche i nuovi tronconi di strada verso il quartiere e verso il Sempione, proprio a integrazione dell’opera».

Altro tema strategico è il futuro dell’attuale complesso. Cioè cosa si farà nei padiglioni ospedalieri esistenti. Anche qui Mariani ha ribadito che quell’area manterrà una vocazione sanitaria: «Uffici e ambulatori dell’Ats e in futuro la creazione di un Presst. Insomma il vecchio ospedale resterà, per una buona percentuale, un polo sanitario pubblico».

Qui Gallarate

Due i grandi nodi da risolvere a Gallarate: viabilità e riutilizzo delle aree e degli edifici dell’attuale Sant’Antonio Abate, che in larga parte verranno dismessi. Questioni che l’amministrazione di Andrea Cassani intende prendere di petto. Ma non potrebbe essere diversamente alla luce dell’importanza che esse rivestono per il futuro urbanistico e della stessa qualità della vita in città.

Per quanto riguarda il riordino viabilistico, Gallarate propone la riqualificazione e il prolungamento di via Fabio Filzi, con una rotonda al di là della superstrada così da collegarsi con una nuova arteria, già prevista da Anas, che dovrebbe correre a fianco della 336 per innestarsi su via Calatafimi e, quindi, arrivare al nosocomio. Un reticolato di vie che faranno corona alla superstrada della Malpensa, al Sempione e alla progettata 341, arteria programmata da anni ma sempre rimasta lì. Una strada che dovrebbe collegare la Milano-Laghi con la zona di Samarate, sfiancando appunto l’edificio sanitario da costruire.

Per quanto riguarda Gallarate, l’Asst usufruirà del padiglione Boito, il più antico e di grande pregio architettonico. Inoltre, occuperà il padiglione polimedico che attualmente ospita la Diabetologia, tra il Boito e la chiesetta interna al Sant’Antonio Abate. In città resteranno diversi servizi: attività dei distretti e dei servizi territoriali, neuro psichiatria infantile, continuità assistenziale, cup del polo territoriale, cps gallarate, centro diurno psichiatria, uffici. Mentre per il padiglione Trotti-Maino di recente costruzione potrebbe ospitare una casa di riposo, collegata alla contigua Rsa Bellora.

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