GALLARATE – Il lavoro e la voglia di mettersi in gioco lo hanno portato in Argentina, ma il cuore è rimasto tutto in Italia. Anzi, a Gallarate. Con il tricolore portato orgogliosamente a Buenos Aires, dove il ristorante di Alberto Giordano ha conquistato il titolo di miglior ristorante italiano della città del tango, nell’ultima puntata del programma Little Big Italy, condotto da Francesco Panella su Tv Nove.
Italiani all’estero
Il programma, che celebra l’italianità all’estero a partire dalla cucina che, si sa, è una delle cose di cui si sente più nostalgia oltralpe, mette a confronto tre ristoranti scelti da altrettanti italiani del posto. Nella puntata girata a Buenos Aires, a sfidarsi sono Mauro.it, Il sorpasso, e IKE Milano, locale nella zona residenziale della città scelto dall’insegnante Marina, «perché mi ricorda la cucina della mia mamma». Aperto nel 2013 da Alberto, ventinovenne figlio d’arte culinaria. Sì perché il giovanissimo chef, nato a Busto Arsizio, è cresciuto fra i tavoli e le cucine della Grotta Azzurra, noto ristorante-pizzeria di Gallarate di proprietà dei genitori. Come racconta prima dell’inizio della sfida, è lì che «già a 15 anni ho iniziato a fare di tutto. Fra i tavoli, in cucina, lavoravo di continuo: però quanta gavetta ho fatto!».
Un lavoro avviato, un posto sicuro, ma ben presto arriva la voglia di fare di più, di rischiare e provare a dar forma ad un nuovo sogno. Lontano dal tetto di casa ben 14mila chilometri, a Buenos Aires: «Ho deciso di mettermi in gioco e ho aperto, così, IKE Milano». Italian Kitchen Everywhere, l’acronimo del nome che rivela che il cuore di Alberto è rimasto qui, da dove è partito: «L’Italia è e rimane tutto. Torno a casa una volta l’anno e ammetto che l’ultima volta partire non è stato semplice». E allora perché lasciare casa? Alberto spiega come ne sia valsa la pena con un solo aneddoto: «Una volta una cliente si è commossa per un mio piatto di lasagne: le ricordavano quelle cucinate dalla madre. Ecco, anche se l’inizio non è stato per niente facile, quell’episodio lì mi ha fatto pensare: “ce l’ho fatta”. Valeva tutto».
Il sostegno dall’Italia
Nemmeno trent’anni ma tanta passione. Che nel corso della puntata Alberto mette in arancini e bruschette, paccheri di Gragnano con gamberoni e olive all’ascolana. La cucina di casa, le materie prime italiane, e il cuore. Un mix che convince e premia IKE Milano come miglior ristorante italiano a Buenos Aires, e Alberto come «un talentuoso e coraggioso chef». Una soddisfazione talmente grande da arrivare, ovviamente, anche in Italia, dove la famiglia di Alberto lo sostiene a distanza: «Un immenso orgoglio per noi – racconta il fratello – e un bel traguardo per lui che ha scelto di ricominciare da capo, con il nostro sostegno a distanza. All’inizio sono andato da lui qualche mese, per dargli una mano. Adesso il ristorante va benissimo».
