Galparoli: «Berlusconi venga a Varese. Solo lui può spostare il voto moderato»

VARESE – A un soffio dalla Lega. Secondo partito di coalizione, terzo in città e con un pieno di preferenze. Che tradotto in numeri significa: 13,59%, 4.202 voti raccolti e 3.292 preferenze. Tra queste spicca la performance di Mimmo Esposito, il più votato in assoluto a Varese, ma anche in tutta la provincia. «E’ meno male che ci davano per morti», dice Piero Galparoli, commissario cittadino di Forza Italia e che, insieme a Raffale Cattaneo di Noi con l’Italia e il Popolo della Famiglia di Gabriella D’Amato hanno dato vita a Varese con Bianchi Sindaco, rassemblement moderato in cui l’anima di Forza Italia ha indiscutibilmente fatto da traino.

L’invito al cavaliere

E, incassato il successo elettorale, Piero Galparoli non si ferma e rilancia in vista del ballottaggio: «In città verranno Matteo Salvini e Giorgia Meloni per sostenere Matteo Bianchi? Bene, sono contento. Ma sono anche convinto che per vincere dobbiamo “tenerci” ben stretto il voto moderato. E io conosco solo una persona in grado di spostare l’ago delle bilancia: Silvio Berlusconi. Se il cavaliere venisse a Varese andiamo a vincere».

Noi decisivi ovunque

Prima del voto, Forza Italia non ha certo passato mesi felici: falcidiata dall’indagine mensa dei poveri, “decapitati” i vertici di partito, ridotta ai minimi termini con diversi tesserati in uscita. Insomma, chi è rimasto ha dovuto costruire su macerie. E con le percentuali che si aggiravano attorno al 5 percento la sfida delle urne era tutt’altro che entusiasmante. Aggiungiamoci che nelle lunga fase delle trattative i forzisti, sia al tavolo provinciale che su quelli locali, non sono stati trattati benissimo dagli alleati. Insomma quasi come fare le “nozze con i fichi secchi”.

«Eppure – spiega Galparoli – dopo il primo turno viene fuori che siamo l’unico partito vivo. E determinante. A Gallarate per Andrea Cassani siamo stati decisivi; a Caronno abbiamo il nostro candidato al ballottaggio e contro il sindaco uscente. A Busto Emanuele Antonelli ha vinto al primo turno grazie a noi e se fossimo andati con Farioli saremmo al ballottaggio. E a Varese siamo in corsa con Bianchi e dopo aver raggiunto un risultato oltre ogni più rosea aspettativa. Oltre dal fatto che siamo a un punto percentuale dalla Lega».

Il peso dei moderati

Ora però c’è la partita complicata del ballottaggio. Il primo turno ha dato un’indicazione politica: il voto moderato non è più legato in maniera indissolubile al centrodestra. E il rischio che questa migrazione al secondo turno, dove non ci sarà vincolo di esprimere la preferenza sul candidato consigliere, possa essere ancora più evidente a vantaggio di Davide Galimberti c’è. E nel centrodestra, ma soprattutto in Forza Italia, lo sanno benissimo.

«Il primo dato è che nella nostra coalizione il centro ha ancora un peso importante e decisivo – continua Galparoli – Ora per vincere dobbiamo lavorare. E nel panorama politica vedo solo una persona capace di spostare il voto moderato. E questa persona è Silvio Berlusconi».