«Garantiamo pari diritti alle donne»: l’8 marzo di Confcommercio Varese

donna imprese varese

VARESE – Alcuni negozi l’hanno già esposta, molti altri lo faranno tra oggi e domani in tutto il Varesotto. Si tratta di un’intensa immagine del volto di una donna, incastonata in un mazzo di mimose gialle: gli occhi scuri puntano il loro sguardo profondo verso l’infinto, quasi a volere parlare.
Per il secondo anno il Gruppo Terziario Donna di Confcommercio della provincia di Varese celebra la festa dell’8 marzo con un’immagine (realizzata da Massimo Pagani, in arte Maxgani), utilizzata per lanciare un messaggio forte e chiaro, che vada oltre il ricordo delle conquiste del popolo femminile.

Le disparità ancora esistono

«Non intendiamo soffermarci su ciò che è stato, sui traguardi raggiunti, vogliamo piuttosto cogliere l’occasione per rimarcare ciò che ancora bisogna fare, tutto ciò che ancora non funziona, le disparità che ancora esistono, anche e soprattutto nel mondo del lavoro». Cristina Riganti, presidente del Gruppo Terziario Donna, considera la Festa della donna un’occasione di riflessione e sensibilizzazione, esattamente come accade ogni anno il 25 novembre, sul continuo e ingiustificato crescere di violenze, di qualsiasi natura e crudeltà, contro le donne. Non a caso la locandina dell’anno scorso raffigurava una scarpa rossa, tacco dodici, con una mimosa, un riferimento diretto ai soprusi fisici e psicologici subiti. Aderendo al progetto di Confcommercio a livello nazionale e rilanciandolo a livello provinciale, la locandina con il volto di donna riporta una frase semplice, ma ricca di significati: “Portatrici di sani cambiamenti mettendo al centro i propri valori”. «Il messaggio che vogliamo lanciare –  prosegue Riganti – è che la felicità non dipende dai beni disponibili. Soprattutto negli ambienti di lavoro è un insieme di etica, dignità e onestà. E ovviamente, anche se ormai dovrebbe essere scontato, di parità».

Imprese in rosa

Anche perché le lavoratrici e le imprenditrici sono un esercito: dati della Camera di Commercio alla mano in provincia di Varese su circa 61mila imprese attive oltre il 20 per cento parla al femminile. Cifre importanti anche quelle riferite alle attività commerciali e del turismo che fanno capo ad Ascom: nel primo caso le “quote rosa” rappresentano un quinto del totale che sfiora quota 15mila, mentre nel secondo caso la percentuale sale a un terzo (circa 1.220 su 3mila). Un trend in continua crescita, che richiede sempre più la capacità di conciliare la vita familiare on quella lavorativa: un tema, questo, che il Gruppo Terziario Donna sta affrontando attraverso una capillare analisi che si tradurrà in interventi concreti finalizzati a fornire strumenti efficaci per consentire alle donne lavoratrici di gestire nel migliore dei modi anche la quotidianità. «Saranno una serie di sani cambiamenti, proprio come recita la nostra locandina», conclude Cristina Riganti.

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