Housing sociale, a Gazzada un “albergo” per disabili. Grazie a Fondazione Cariplo

VARESE – C’è anche la provincia di Varese fra i cinque progetti sul territorio promossi dalla Fondazione Cariplo nel settore dell’housing sociale. Il totale è di un milione 233mila euro, di cui una parte è destinata a Gazzada Schianno per una piccola struttura alberghiera destinata all’autonomia potenziale di ragazzi con disabilità intellettiva e sensoriale.

Il sostegno

«Gli effetti sociali ed economici della pandemia – si legge in una nota di Fondazione Cariplo – non hanno colpito tutti nello stesso modo. Chi si trova a vivere una situazione di fragilità sperimenta una sempre maggiore difficoltà, specialmente quando vengono toccate questioni essenziali come quella della casa e dell’autonomia». Per affrontare il problema, Fondazione ha promosso cinque nuovi progetti sul territorio lombardo di cui uno in provincia di Varese, uno di Brescia, uno di Lodi, uno di Como, uno nel Verbano Cusio Ossola. I progetti sostenuti permetteranno l’avvio di «nuovi interventi di abitare sociale, rivolti in modo mirato ai soggetti in difficoltà e mobiliteranno risorse locali altrimenti non disponibili». Non solo: «Si rivolgono alle categorie sociali più bisognose aumentando l’offerta di alloggi sociali e attivando percorsi di accompagnamento e di sostegno all’autonomia delle persone accolte. Inoltre permetteranno la realizzazione di interventi di ristrutturazione e riqualificazione energetica di immobili con una conseguente riduzione dei consumi di energia e un minor impatto ambientale».

Il progetto a Gazzada

Nel caso della provincia di Varese, il progetto della cooperativa sociale “Magari domani” intende riqualificare a Gazzada una piccola struttura alberghiera dove realizzare 6 camere (di cui 5 doppie e 1 singola) e un bilocale (3 posti) per un totale di 14 posti letto. Oltre a spazi comuni, come la sala polifunzionale con cucina. L’immobile sarà destinato all’autonomia potenziale di ragazzi con disabilità intellettiva e sensoriale medio-lieve tra i 18 e i 45 anni. E sarà organizzato inizialmente come una palestra di autonomia. «Parlare di housing sociale è assolutamente essenziale in una fase storica tanto problematica come quella che stiamo vivendo», le parole dei commissari varesini all’interno della Commissione Centrale di Beneficenza, ovvero Elisa Fagnani, Andrea Mascetti (coordinatore della commissione Arte e Cultura), Giuseppe Banfi e Sarah Maestri. «Fondazione Cariplo ha raccolto da tempo il bisogno di fornire risposte sollecite al problema abitativo cercando di strutturare percorsi per il benessere e l’autonomia delle persone, un obiettivo importante che rimarrà anche per il 2023».

Perché l’housing sociale?

Perché l’housing sociale? «La dimensione abitativa – continua la nota di Fondazione – rappresenta uno spazio cruciale sia per recuperare, mettere alla prova, mantenere la capacità di vita autonoma di chi è fragile, sia per affrontare fasi transitorie di difficoltà. E può migliorare in modo determinante la condizione di benessere delle persone. Negli ultimi anni il disagio abitativo si è acuito in generale, estendendosi a fasce sempre più ampie di popolazione a causa dell’evoluzione di alcune dinamiche sociali ed economiche che l’emergenza pandemica ha contribuito ad aggravare maggiormente».

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