VARESE – Sono in tutto quattro gli imputati che compariranno lunedì 17 gennaio davanti ai giudici del tribunale di Varese. Sono accusati, con un grado di gravità differente, di detenzione ai fini di spaccio. I fatti contestati risalgono al periodo compreso tra il 2015 e il 2017. In tutto furono 14 le persone iscritte nel registro degli indagati con l’accusa di aver ceduto hashish o marijuana a dei giovanissimi acquirenti, in alcuni casi anche minorenni.
Boschi e scuole
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti gli indagati, coinvolti in tempi diversi nell’inchiesta, sarebbero stati i principali attori di un giro di microspaccio tra Gazzada, Buguggiate e Azzate. Le cessioni avvenivano nelle arre boschive vicine ai centri abitati, ma anche nelle vicinanze degli istituti scolastici frequentati dai giovanissimi clienti dei pusher.
Lunedì via al processo
Il costo delle dosi era commisurato alle “tasche” degli acquirenti e oscillava tra i 10 e i 30 euro. Il volume d’incasso, però, girava attorno al numero delle cessioni contestate. Se per uno dei quattro imputati a processo lunedì quelle contestate sono un paio al massimo, per altri si parla di oltre 20 “affari conclusi” sulla pelle dei ragazzini. Il dibattimento che avrà inizio lunedì segna l’epilogo (in primo grado) dell’inchiesta: degli altri imputati in tre hanno già patteggiato mentre tutti gli altri hanno chiesto la messa alla prova e sono ora in attesa della decisione del tribunale.