Venegono Superiore, istituzioni in campo per la messa in sicurezza della Sp2

Un tratto della sp2 a Venegono Superiore (immagine da Google Maps)

VENEGONO SUPERIORE – Lo scorso 27 ottobre sulla sp2 che collega Venegono Superiore con Binago si verificò un grave incidente che costò la vita a un uomo di 72 anni. Oggi, giovedì 13 gennaio, si è svolto un sopralluogo proprio in quel tratto di strada, alla presenza delle istituzioni: sul posto Comune, Provincia e Regione. Al vaglio una serie di azioni per ridurre la pericolosità della provinciale.

La richiesta della figlia della vittima

Domenico Presti è il nome della vittima che lo scorso autunno perse la vita in questo tratto di provinciale, che prende il nome di via Como. L’uomo fu investito e ucciso da un’auto poco dopo le 19,30 mentre in bicicletta si dirigeva verso la sua abitazione a Binago. La figlia della vittima dopo l’incidente ha chiesto alle istituzioni di intervenire per mettere in sicurezza il tratto stradale al fine di evitare altre tragedie. È stato questo il motivo alla base del sopralluogo, a cui ha partecipato anche la donna. Presenti per il Comune il sindaco Ambrogio Crespi, il comandante della Polizia locale e il responsabile dell’ufficio tecnico; per la Provincia il vicepresidente Alberto Barcaro, il consigliere Sergio Ghiringhelli, tecnici e funzionari; per Regione Lombardia la vicepresidente del consiglio regionale Francesca Brianza, che abita non lontano dal luogo dove è avvenuto il tragico evento.

Le proposte sul tavolo

Diverse sono le soluzioni proposte nel corso della mattinata per cercare di risolvere le criticità che rendono pericoloso quel particolare tratto della provinciale soprattutto per chi si sposta a piedi o in bicicletta. Gli interventi ipotizzati prevedono innanzitutto una diminuzione del limite di velocità portandolo dagli attuali 90 a 50 km all’ora e un potenziamento dell’illuminazione pubblica partendo dal centro abitato e su tutta via Como. La Provincia ha inoltre proposto un monitoraggio per avere un quadro preciso dei flussi veicolari e delle velocità di percorrenza. Verrà inoltre avviato uno studio per la realizzazione di una pista ciclopedonale che favorisca una mobilità dolce e in sicurezza verso il centro del paese. Quest’opera andrebbe inoltre a collegare le due banchine presenti sulla tratta e molto utilizzate dagli studenti che prendono il pullman per andare a scuola.

Le dichiarazioni

«Abito su questa strada da 40 anni e ne conosco bene la pericolosità e gli incidenti che si sono verificati – ha dichiarato la vicepresidente del consiglio regionale Francesca Brianza – negli anni sono stati realizzati alcuni interventi ma sicuramente oggi, con l’aumento del traffico, vanno intensificate le opere di messa in sicurezza. Bene la riduzione dei limiti in un tratto che regolarmente viene percorso a grande velocità: un intervento che può essere realizzato in tempi brevi mentre per la pista ciclopedonale servirà anche un’interlocuzione col Parco Pineta per avviare uno studio di fattibilità e poi occorrerà reperire le risorse. È necessario intervenire affinché eventi così tragici non debbano mai più accadere».

«Per quanto riguarda l’illuminazione – aggiunge il sindaco Ambrogio Crespi – è già in atto un potenziamento della rete pubblica nel centro abitato. Ora valuteremo con Enel Sole, che gestisce il progetto, la possibilità di aggiungere nuovi punti luce per garantire una maggior sicurezza».

«Come amministrazione provinciale ci siamo attivati immediatamente per cercare una soluzione alle problematiche – precisano Barcaro e Ghiringhelli – i funzionari provinciali avevano già effettuato un sopralluogo a dicembre, con l’insediamento del nuovo consiglio provinciale oggi abbiamo ritenuto opportuno presenziare dando un segnale importante anche all’amministrazione di Venegono».