Giro di vite contro il commercio illegale di pesce. Controlli a tappeto a Malpensa

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MALPENSA – I funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, in collaborazione con la Capitaneria di porto, rafforzano i controlli sui prodotti del pescato che transita per l’aeroporto di Malpensa, uno dei principali punti di ingresso di prodotti ittici freschi per il nord Italia. Oggi, lunedì 1 marzo, sono stati controllati 57 colli, provenienti dal nord Africa, contenenti 396 kg di orate, dentici, calamari, triglie, pesci San Pietro, cernie e scorfani.

Attenzione al pesce fuori UE

L’attività di contrasto alla pesca illegale di prodotti provenienti dai paesi extra-Ue si inasprisce sempre di più e l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli firmano un protocollo d’intesa con il Direttore Generale della Pesca marittima e dell’acquacoltura del Ministero delle Politiche Agricole e il Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera, che prevede, nella fase di importazione, la verifica congiunta sui prodotti ittici provenienti da paesi extra comunitari.

Tracciabilità e sicurezza

I controlli per il contrasto alla pesca illegale non dichiarata e non regolamentata, consentono di verificare la tracciabilità e qualità dei prodotti ittici a tutela del consumatore finale e di evitare l’ingresso di merce pescata illegalmente. In questa direzione anche oggi, lunedì 1 marzo, a Malpensa sono stati controllati 57 colli, provenienti dal nord Africa, con 396 kg di orate, dentici, calamari, triglie, pesci San Pietro, cernie e scorfani.

A Malpensa tutto regolare

Tuttavia, allo scalo varesino, che è uno dei principali punti di ingresso di prodotti ittici freschi per il nord Italia, è stata rilevata la regolarità dei certificati di cattura, attestanti la provenienza e la tipologia del prodotto, e, grazie alla collaborazione sinergica, sono stati ottimizzati i tempi della verifica e del conseguente sdoganamento.

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