Gli imbrattatori tentano di pulire la chiesa sfregiata, ma vengono identificati

BUSTO ARSIZIO – Dopo aver imbrattato il muro della chiesa di Madonna in prato questa mattina (sabato 28 novembre), passano nel tardo pomeriggio per ripulire e cercare di rimediare al danno, ma una pattuglia della polizia locale li coglie sul fatto (mentre sbiancano la scritta) e li identificano. Occorre aggiungere che anche i carabinieri di Busto avevano notato sia gli articoli di stampa, sia i commenti su Facebook e stavano già lavorando per risalire ai responsabili dell’imbrattamento. Le persone identificate sono due quarantenni, con vari precedenti, residenti uno a Magenta e l’altro a Turbigo.

busto arsizio varese libera

Sfregio e indignazione

Lo sfregio della chiesa di Madonna in prato a opera di alcuni esponenti di Varese libera ha suscitato grande sdegno in città e non solo. Ma occorre dire che il muro dell’edificio sacro non è stato l’unico a essere imbrattato da alcuni aderenti del comitato spontaneo che oggi ha organizzato una manifestazione diffusa contro “la dittatura sanitaria” in diverse città della provincia. L’input dell’organizzatore, o comunque del referente di Varese libera, Francesco Tomasella era quello di preparare una serie di striscioni da appendere fuori dai municipi o in luoghi ben visibili. Suggerimento seguito da quasi tutti gli aderenti all’iniziativa.

Tomasella prende le distanze

Non a Busto, dove gli aderenti al Comitato hanno forse pensato di andare per le corte, di risparmiare su tessuto e tempo e vergare lo slogan suggerito direttamente sul candido muro della chiesa, consacrata nel 1599 e che custodisce l’affresco della Madonna con il bambino ridipinto da Biagio Bellotti.

In effetti gli imbrattatori bustocchi hanno raggiunto l’obiettivo, nel senso che lo slogan non è passato inosservato. Ma l’azione anziché il plauso ha incassato unanime sdegno anche sulla piazza virtuale dei social. Lo stesso Francesco Tomasella, una volta resosi conto della gravità dell’episodio, è subito intervenuto prendendo le distanze dall’autore. Anzi si è prodigato affinché gli autori intervenissero per porre rimedio. Che l’hanno fatto. A quanto pare con olio di gomito e acquaragia. Che però non è stata sufficiente.

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