Golasecca prova a riequilibrare i conti cedendo due proprietà. Vendita o svendita?

GOLASECCA – Il terreno in via Diaz e l’immobile in via Monte Tabor. Sono i due beni di proprietà del Comune di Golasecca, oggetto della modifica del Piano delle alienazioni e delle valorizzazioni immobiliari che è stata approvata durante l’ultimo consiglio comunale, lo scorso 23 agosto. Due voci di peso, soprattutto perché hanno un valore indispensabile per ristabilire gli equilibri di un bilancio al momento in difficoltà. La loro vendita, infatti, è una fetta importante – almeno secondo i piani dell’amministrazione del sindaco Claudio Ventimiglia – per tappare quel buco da oltre 100mila euro nel bilancio del 2021, di cui si è già discusso in aula a luglio. E che ha suscitato non poca preoccupazione dal fronte della minoranza. Anzi, ora è tornata a farsi sentire, per voce della capogruppo Madì Reggio: «Spero che il terreno (di via Diaz, ndr) venga venduto. E non svenduto, visto che il suo valore al metro quadro sembra essersi davvero molto ridotto».

I valori dei beni

A presentare le variazioni è stato il vicesindaco delegato al Bilancio, Bruno Specchiarelli. A partire dalla modifica al terreno di via Diaz: «Era nel piano di alienazioni per un valore di 160mila euro, ora è stata fatta una nuova perizia che l’ha portato a 141.300 euro». In questo caso, ha precisato, «il bando per la sua vendita è già partito».
Inoltre, è stato inserito nel Piano anche l’immobile di via Monte Tabor, che è residenziale. La valutazione che ne è derivata «raggiunge i 45.275 euro». Ma il bando ancora non ha preso il via: «In questo momento siamo fermi – ha precisato – e ci riserveremo di avviarlo più avanti se sarà necessario».
Come detto, sono due fette importante per riequilibrare i conti del bilancio 2021. A cui si aggiungono anche «le entrate in parte corrente grazie a tributi regionali di compartecipazione alle spese per i Servizi Sociali e con gli oneri di urbanizzazione per il rilascio di permessi per costruire», aveva precisato in aula a luglio.

Le preoccupazioni della minoranza

Anche a questo giro, la minoranza non ha nascosto le sue «preoccupazioni». Lo ha spiegato Reggio: «Valeva la pena avere un confronto con l’agenzia erariale». Già, perché «i valori del terreno sembrano essersi davvero ridotti». Infatti, siccome si parte da «un’indagine effettuata su terreni con la stessa destinazione urbanistica e capacità edificatoria, nella zona è stato identificato un prezzo medio di mercato riferito a 75 euro», ha detto citando la relazione. Se non fosse che «poi con una serie di coefficienti riduttivi il valore è sceso a 36 euro al metro quadro». Da qui, il suo pensiero: «Il timore è che questo terreno non venga venduto, ma svenduto».

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