Gorla Maggiore, via l’amianto dall’ex Tsg. Le associazioni tornano a casa

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GORLA MAGGIORE – Ora hanno di nuovo un tetto, finalmente bonificato, sopra la testa. Le associazioni di Gorla Maggiore sono rientrate nella loro sede. Dopo qualche settimana di esilio per i lavori di bonifica dell’amianto, la protezione civile, la pro loco, i pescatori e la ciclistica Canavesi hanno potuto riprendere possesso della loro “abitazione”.

Si sono concluse le operazioni di bonifica dall’amianto delle copertura dello stabile dell’ex Tsg. E sono stati circa 2000 i metri quadrati di materiale prima inertizzato, poi rimosso e smaltito. Al posto del vecchio tetto, ormai fuori legge, è stata fatta una nuova copertura. E così gli spazi occupati dalle sedi di quattro associazioni del paese sono tornati a disposizione delle varie realtà.

L’area e gli immobili dell’ex stamperia furono acquistati una decina di anni dal Comune. Un’operazione messa a punto anche per agevolare lo spostamento di quell’attività produttiva in una zona più idonea e meno vicina al centro abitato. Un patrimonio di grandi dimensioni, ma che con il passare degli anni e l’entrata in vigore di nuove leggi, ha evidenziato una serie di problemi. Il più evidente era la copertura in amianto.

La situazione è rimasta congelata fino a circa un anno fa, quando l’amministrazione è riuscita a ottenere un finanziamento di 230 mila euro circa finalizzati proprio alla bonifica. Detto e quasi fatto, poiché il sindaco Pietro Zappamiglio, appena avuto la certezze delle risorse in arrivo ha messo in moto la macchina per ridare all’ex edificio industriale, oggi riconvertito come sede di alcune associazioni, un tetto più sano e in regola con tutte le normative. Non solo, ma è anche stato abbattuto un secondo edificio che sorgeva all’interno dell’area dell’ex stamperia. L’immobile infatti era in condizioni troppo degradate e il suo eventuale recupero era un gioco che non valeva la candela, seppur, fino a poco tempo fa, veniva utilizzato come ricovero di attrezzature e materiali.

In ogni caso gli interventi in quel punto di paese non sono certo finiti. Dopo il tetto si passa ad analizzare acqua e terreno.

Per quanto riguarda l’acqua verranno effettuati una serie di esami e verifiche nelle vasche di depurazione un tempo utilizzate dalla stamperia. Inoltre saranno condotte analisi anche sul terreno per valutare se contaminato da residui dovuti alla vecchia produzione.

«La sostituzione dell’amianto, oltre che doverosa da parte dell’amministrazione, credo rappresenti un segnale importante. La pubblica amministrazione – ha spiegato Pietro Zappamiglio – non può obbligare i propri cittadini al rispetto delle regole e poi “infrangerle” lei stesse. Su questo tipo di coperture c’è una legge ed è corretto, certamente anche per la salute pubblica, farle applicare, ma anche applicarle».

E’ tanta la soddisfazione per il risultato raggiunto: «Rimuovere 2000 metri quadrati di amianto non è certo uno scherzo – ha concluso il sindaco – però abbiamo lavorato per realizzare un intervento atteso da molti anni in paese».

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gorla maggiore amianto – MALPENSA24