Gorla Maggiore, il sindaco: «La minoranza dopo 2 mesi di silenzio ora dà lezioni»

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GORLA MAGGIORE – «La minoranza? Pensavo non esistesse più visto che per 2 mesi, durante tutta l’emergenza non si è mai fatta sentire. Nemmeno per cortesia istituzionale e per chiedere, anche solo con un messaggio o una telefonata, come stava andando, come stavamo affrontando l’emergenza e se c’era bisogno di una mano. Invece nulla di tutto questo. Ora però scrivono quali sono le soluzioni per affrontare la crisi». E’ una rasoiata quella che il sindaco Pietro Zappamiglio riserva al gruppo Insieme per Gorla, che nei giorni scorsi in una lettera ha raccolto e fatto arrivare a Palazzo Terzaghi una serie di proposte inerenti la Fase 2.

Habemus minoranza

«Non hanno sprecato nemmeno un messaggio con whatsapp e adesso dicono cosa bisogna fare – attacca subito il sindaco – L’unico segnale che hanno mandato in questi due mesi i consiglieri di opposizione è stato quello di manifestare la loro contrarietà a convocare il consiglio comunale, il giorno prima della data di convocazione, e che abbiamo fatto via streaming. Consiglio al quale hanno poi partecipato in due su quattro consiglieri eletti. Da parte nostra invece abbiamo continuato a lavorare per affrontare le tantissimi difficoltà che l’emergenza sanitaria ci ha messo di fronte quotidianamente. E non ci siamo mai fermati, tanto che alcune delle loro proposte sono perfino superate, visto che una serie di misure le abbiamo già adottate».

Non serve l’elemosina

Pietro Zappamiglio non arretra nemmeno davanti ad alcune proposte di Insieme per Gorla. Come quella di tagliare il compenso del gettone dei consiglieri. «Credo che la beneficenza debba essere fatta in silenzio e nella massima riservatezza – continua il primo cittadino – ma a conti fatti loro propongono un’elemosina. Un consigliere, infatti, percepisce 18 euro lorde per ogni consiglio. Ma se contiamo che la minoranze non sempre sono presenti al completo e che da qui alla fine del mandato mancheranno un paio di consigli, il conto di quanto si devolverebbe è presto fatto e non si arriverebbe, da parte loro, nemmeno a 100 euro. Insomma, credo che serva ben altro. Sia in termini di economici, sia come misure».

La commissione? Ok ma poi devono partecipare

Su una cosa Zappamiglio converge con l’opposizione: ovvero la convocazione di una commissione nella quale discutere progetti e misure da adottare. «Ben venga. Sono disposto a convocarla senza alcun problema e il contributo delle minoranze in termini di idee, se serio e fondato, verrà anche valutato. Però nel momento in cui convocherà la commissione chiederò la presenza di tutto il gruppo consiliare di Insieme per Gorla e anche le proposte che vorranno portare dovranno avere oltre che una necessità anche la copertura finanziaria. In parole povere: dicano cosa pensano di fare, ma anche come recuperare i soldi, cosa tagliare e quali a quali servizi rinunciare. Solo su queste basi si potrà aprire un confronto serio».

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