Gorla Maggiore inaugura virtualmente l’archivio Carnelli. «L’orgoglio del paese»

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GORLA MAGGIORE – «Un orgoglio per il nostro paese e la coronazione di un lavoro durato anni», così l’assessore alla Cultura di Gorla Maggiore, Antonella Scolfaro, annuncia l’inaugurazione dell’archivio Carnelli, che raccoglierà più di 800 volumi sulla storia del paese e del Varesotto conservati dal tanto amato sindaco Luigi Carnelli. Un evento che aveva creato parecchie polemiche durante la campagna elettorale della scorsa estate e che adesso finalmente avverrà.

Tutto online

Lo scorso 5 settembre, infatti, a poche settimane dalla chiamata al voto, la lista di opposizione Qui progetto Gorla aveva diffidato il sindaco Pietro Zappamiglio, accusandolo di voler inaugurare l’archivio Carnelli per attirare preferenze. Oggi il primo cittadino risponde così: «Finalmente è arrivato il momento di far conoscere a tutti questa importante esposizione. E visti i numerosi ritardi e il lockdown non vogliamo più aspettare. L’inaugurazione sarà virtuale».

Un lavoro a più mani negli anni

L’archivio Carnelli è una raccolta di più di 800 scritti e documenti dello storico sindaco di Gorla Maggiore, Luigi Carnelli che aveva amministrato per 13 anni dal 1962 al 1975 e che per più di quarant’anni ha raccolto libri, articoli di giornale e fotografie relative a Gorla Maggiore e al territorio circostante. Alla sua morte il figlio Pierantonio e la moglie Piera hanno donato tutti i volumi al Comune.

Che dopo anni di lavoro li renderà finalmente fruibili al pubblico. Un impegno che ha attraversato diverse amministrazioni perché già la capogruppo di minoranza, Rita Colombo aveva dichiarato di aver preso parte al progetto durante il mandato Albé. Le redini del tutto sono poi state prese dall’assessore alla Cultura di Fare Comune, Annalisa Macchi. «E’ a lei che dobbiamo questa inaugurazione, perché ha coordinato tutte le attività e ha permesso il recupero di questi preziosi testi», dice il suo successore, Antonella Scolfaro.

Il Covid impone il tour virtuale

Che si prepara quindi all’inaugurazione, seppur virtuale, del corposo archivio programmata per domenica 15 novembre. «Il sindaco taglierà il nastro e realizzeremo dei video e dei materiali interattivi per permettere al pubblico di dare una prima occhiata al progetto. Comunque abbiamo deciso di riproporre l’evento anche in primavera, in modo da invitare anche la signora Carnelli», dice Scolfaro sottolineando l’importante risultato ottenuto dopo più di 30 anni di lavoro.

Con una guida d’onore

Tuttavia, in attesa di tempi migliori, soprattutto dal punto di vista sanitario, i gorlesi potranno davvero avventurarsi in un percorso attraverso la storia del paese, guidati dalle sagge parole del professor Mario Alzati, lo storico che ha curato l’archivio, digitalizzando anche gran parte dei testi, per preservarli dagli scherzi del tempo.

Il primato di Gorla Maggiore

«Sono venuto a contatto con questa ricca documentazione già nel 2007 e da circa 10 anni mi sono messo a lavorare al progetto», svela Alzati che ha dedicato gli anni della sua pensione proprio alla creazione dell’archivio. «Si tratta di oltre 800 volumi, ma anche fotografie e ritagli di giornale. Insomma qualunque testimonianza riguardasse il nostro paese. Anche se Carnelli aveva uno sguardo più ampio, perché nell’archivio ritroviamo anche notizie sul varesotto, Lombardia e addirittura il Canton Ticino».

Ecco allora che arriva il bello: non solo repertare e preservare tutti i tomi, ma anche digitalizzarli. «Non nascondo la fatica e l’impegno, ma questo atto è di fondamentale importanza perché ci permetterà di avere sempre a disposizione queste testimonianze storiche e di rendere accessibili a tutti. Si tratta di esemplari unici nel loro genere, che poche realtà possono vantare. Ma noi sì».

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