Colombo diffida Zappamiglio sull’archivio Carnelli. E’ guerra a Gorla Maggiore

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GORLA MAGGIORE – Una campagna elettorale che sta diventando sempre più incandescente. E ieri sera, sabato 5 settembre, il sindaco uscente Pietro Zappamiglio durante la presentazione della sua squadra ha alzato i toni de dibattito e sparato contro la lista Qui Progetto Gorla. Infatti, due membri del gruppo Colombo hanno presentato un’istanza alla polizia locale, al segretario comunale e al prefetto contro l‘inaugurazione dell’archivio Carnelli, programmata per oggi, domenica 6 settembre. «Non rispetta la normativa sulle campagne elettorali», hanno detto Cristiano Moroni e Luciana Lucetto del gruppo della candidata Rita Colombo.

Inaugurazione sospesa per diffida

E’ stata una brutta notizia a concludere la presentazione della lista e del programma di Fare Comune. «L’inaugurazione dell’archivio Carnelli verrà sospesa. Perché dal gruppo avversario è arrivata una diffida che sostiene che si tratti di un’attività di propaganda elettorale», annuncia Zappamiglio. Che risponde poi con tono rammaricato. «Il nostro intento non era prendere visibilità politica. Ma semplicemente ringraziare i famigliari di Luigi Carnelli, sindaco e importante figura per Gorla Maggiore e tutti coloro che hanno lavorato a questo evento». Insomma, a detta del primo cittadino questa esibizione sarebbe stato semplicemente un’occasione di ricordo. «Non avevamo neanche pubblicizzato molto l’evento e non avevo previsto di indossare né la fascia, né il taglio del nastro».

L’opposizione non vuole dialogare

Tuttavia, data la segnalazione presentata dagli avversari, la scelta di Fare Comune è stata precisa. «Non faremo l’inaugurazione», dice Zappamiglio. «La decisione è stata presa in accordo con il gruppo e l’assessore uscente alla Cultura, Annalisa Macchi. L’archivio sarà però aperto da lunedì e spero di poterlo inaugurare una volta riconfermato sindaco. Quello che mi dà fastidio è però la mancanza di dialogo. Perché non sono venuti a dirmelo di persona?», si chiede il primo cittadino, ricollegandosi anche al tanto discusso tema della discarica e alzando i toni.

Non ho aperto io la discarica

«Noi siamo trasparenti sulla volontà di chiuderla. Forse ai consiglieri di opposizione è sfuggito, ma nel bilancio triennale abbiamo previsto un’importante riduzione degli introiti provenienti da quel sito a partire dal 2022. Ecco la prova concreta che il nostro programma è sì ambizioso, ma anche realistico. E non accetto lezioni da chi confonde competenze regionali e comunali e chi dice che non ho fatto le commissioni sul tema. Eccole sono tutte agli atti», dichiara il sindaco leggendo al pubblico le relazioni fatte negli anni. Il clima, già teso da settimane, si infuoca sempre di più e Zappamiglio va all’attacco. «Vorrei ricordare che la discarica è stata aperta nel 1993. Io avevo 15 anni, non potevo neanche votare, e il sindaco di allora si chiamava Giampiero Mari».

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