Gorla Maggiore, Ninone: «Non discrimino io le donne ma chi non le aveva in giunta»

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GORLA MAGGIORE – Le elezioni sono state vinte, Pietro Zappamiglio è stato riconfermato, ma Fare Comune non dimentica gli screzi delle ultime settimane di campagna elettorale. In particolare, il neoeletto consigliere comunale Antonio Agostino Ninone pubblica un secondo video su Facebook, per fare un po’ di chiarezza sul suo ultimo intervento. In cui diceva che Pietro Zappamiglio e Rita Colombo «sono diversi per genere, età e titolo di studio».

Ninone sotto accusa

Lo scorso 17 settembre Ninone, che siederà in consiglio comunale con delega al Personale e all’Attuazione del programma, ha pubblicato un video sulla pagina Facebook della lista di Pietro Zappamiglio nel quale spiegava le differenze tra i programmi elettorali di Fare comune e Qui progetto Gorla. E ha concluso dicendo: «Mi permetto di sottolineare delle differenze tra i candidati sindaco: una differenza di genere, età e titolo di studio». Al commento sono seguite una serie di reazioni, molte delle quali hanno accusato Ninone di misoginia e razzismo.

Parole fraintese

«Ho ricevuto molti attacchi, ma questo perché le mie parole sono state fraintese e travisate. Mai mi permetterei di dire che un uomo è superiore a una donna», dice il consigliere, spiegando che non era sua intenzione dare nessun tipo di giudizio. «Il mio video era un semplice confronto, non ho mai detto che un candidato è migliore dell’altro. Né ho detto che il genere fa la differenza, ma è solo una differenza. Perciò mi dispiace se Rita Colombo si è sentita offesa, io ho e avrò sempre una grande stima di lei».

Caprioli mi accusa, ma non ha mai avuto donne in giunta

E dopo aver chiarito i suoi intenti, Ninone si toglie qualche sassolino dalla scarpa. Riferendosi a un «personaggio della politica gorlese che mi ha accusato su Facebook di aver discriminato una donna. Io vorrei ricordare che questa persona, nelle due amministrazioni che ha guidato nel 2005 e nel 2010, aveva solo uomini in giunta».

Ci sono ragioni per credere che le parole di Ninone fossero rivolte proprio all’ex sindaco Fabrizio Caprioli, che aveva scritto sui social un post nel quale si diceva indignato che «nel 2020 essere uomo rispetto ad essere donna per “qualcuno” è un elemento di scelta per decidere chi può fare il sindaco di un paese».

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