Palazzetti, ingressi al 35% della capienza. Cambia poco per basket e volley

Gianni Petrucci incidente stradale
Il presidente della Fip Gianni Petrucci

ROMA – Il Governo ha allargato le percentuali di accesso agli impianti sportivi. Si passa al 50% di capienza negli stadi e al 35% nei palazzetti. Una misura insufficiente per le società (soprattutto che utilizzano gli impianti al chiuso, basket e volley su tutte), costrette a rinviare o a cancellare le campagne abbonamenti. E a rinunciare così a introiti da botteghino certi e indispensabili per far quadrare i conti. Ad oggi, nella serie A di basket, solo la Openjobmetis Varese ha avviato una prima campagna abbonamenti per 1.000 tagliandi, mentre le altre società non risulta che si siano ancora mosse. E (caso della Virtus Segafredo Bologna) addirittura mettono in discussione la partenza della stagione. Ecco alcune dichiarazioni dei protagonisti sulle testate Corriere dello Sport e Resto del Carlino.

Il Sottosegretario con Delega allo Sport Valentina Vezzali

Un segnale molto importante. Ho lavorato per sensibilizzare i colleghi su alcune tematiche e devo dire che ho avuto un ottimo assist dai risultati straordinari delle Olimpiadi. Permettere agli appassionati di godere dello sport dal vivo era un obiettivo che ci eravamo fissati già ad aprile quando confermammo alla Uefa l’apertura al 25% dell’Olimpico. Avere potenzialmente la metà degli spettatori all’aperto e il 35% in quelli al chiuso, è certamente un passo in avanti verso il ritorno alla normalità. Proprio su questo, così come sollecitato da alcune leghe, il green pass deve permettere il cambio di passo rispetto a prima. Per le attività al chiuso il Governo, sulla base delle decisioni del CTS, ha deciso di continuare ad avere un approccio cauto. Ma l’interlocuzione con il Comitato continua.

Luca Baraldi (amministratore delegato della Virtus Segafredo Bologna)

Apprezziamo lo sforzo di Federazione e Lega, ma il 35% è una limitazione troppo bassa per pensare che la nostra stagione possa partire. Gli impianti devono essere completamente aperti a chi è in una condizione di non contagiarsi. Anche i tamponi sono uno strumento che non garantisce la sicurezza perché hanno un periodo finestra. Chi ha il green pass deve poter entrare e le società devono essere nella condizione di poterli accoglierli senza limitazioni. La vera questione è avere il pubblico, perché una stagione con gli impianti pieni per poco più di un terzo non è sostenibile. Non possiamo accontentarci di una misura che va nella direzione giusta, ma che, ancora, non risponde alle esigenze dei tifosi e delle società, che sono le prime ad avere a cuore la salute di chi paga il biglietto.

Gianni Petrucci, presidente nazionale Fip

E’ insufficiente, ma almeno è un passo in avanti. Se hanno aumentato la capienza vuol dire che la misura di prima era sbagliata, quindi avevamo ragione noi. Vezzali cerca di tutelare il nostro mondo e la ringrazio, ma continueremo a chiedere spiegazioni tecniche al Governo e al Cts.

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Governo Vezzali Petrucci Green Pass – MALPENSA24