I 300 primini ai licei di viale dei Tigli. «Inizia il vostro viaggio: siate come Ulisse»

GALLARATE – Ha iniziato a suonare alle otto in punto, trillando per ben otto minuti, la campanella del nuovo anno scolastico al Liceo di viale dei Tigli a Gallarate: la prima, per gli oltre trecento “primini” che oggi hanno varcato la soglia dell’istituto per la prima volta.

Una scuola speciale

A dare un benvenuto speciale ai neo iscritti che trascorreranno cinque anni nelle aule dell’istituto guidato dalla dirigente Nicoletta Danese, il sindaco Andrea Cassani e l’assessore alla Cultura Massimo Palazzi. Per loro, che nella mattinata di oggi 12 settembre hanno augurato un buon inizio di anno agli studenti delle varie scuole gallaratesi (e ieri alle medie di Cedrate), quello in viale dei Tigli è però un ritorno speciale. Proprio qui il sindaco Cassani ha frequentato il liceo scientifico: «Sono convinto che questa sia una grande scuola. Ricordo ancora il mio primo giorno e sarà così anche per voi, in futuro. Godetevi questi anni e siate sempre voi stessi».
Speciale anche il benvenuto dell’assessore Palazzi, ex studente del ginnasio in viale dei Tigli, che da buon classicista, accoglie gli studenti con la poesia di Konstantinos Kavafis, Itaca: «Da oggi voi sarete dei moderni Ulisse, e comincerete un viaggio di cinque anni verso la vostra Itaca, che rappresenta la maturità ma non solo. Itaca può essere qualsiasi scopo, idea e motivazione che vi spinge a continuare il viaggio, che spesso è più bello della meta stessa. Godetevelo: vedrete che la vostra meta diventerà un nuovo punto di partenza».

Un viaggio di cinque anni

Insieme al sindaco e all’assessore, ad accogliere i primini c’erano anche i rappresentanti delle forze dell’ordine e il consigliere provinciale Corrado Canziani. I trecento nuovi iscritti saranno divisi in dodici classi da 28 alunni ognuno, in media, per quattro indirizzi: il liceo tradizionale, Scienze Applicate, Scienze Umane, Sportivo. Una scuola «che vi richiederà impegno, fatica, rispetto delle regole – ha sottolineato la dirigente – ma che vi darà tanto. Questi anni segneranno la vostra crescita culturale e professionale. Confrontatevi, partecipate alla vita della scuola, approfondite tutto: fra cinque anni da qui uscirete come giovani donne e uomini, dei cittadini responsabili e consapevoli».

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