I 5 Stelle di Legnano rompono il silenzio su Accam: «Male Radice, serve referendum»

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LEGNANO – Il Movimento 5 Stelle di Legnano rompe il silenzio per esprimere un giudizio molto severo sull’operato della Giunta Radice a sei mesi dal suo insediamento. «Male Radice, molto male – così si rivolge oggi, martedì 20 aprile, al primo cittadino l’M5s che alle Amministrative candidò a sindaco Simone Rigamonti, senza però ottenere neppure un seggio in Consiglio comunale – È accaduto quello che temevamo e che non doveva succedere. Hai disatteso gli impegni assunti in campagna elettorale e non hai condiviso scelte importanti con la cittadinanza».

«Il sindaco spieghi perché ha cambiato idea»

Motivo dei rimproveri, le scelte fatte dall’Amministrazione arancione  su Accam. «Il sindaco Radice e la di lui maggioranza tanto attenta all’ambiente, a quanto pare solo in campagna elettorale, sembrano aver cambiato rotta e deciso di tenere in vita l’inceneritore di Borsano, continuando su una strada tanto costosa per la salute e le tasche dei legnanesi quanto fallimentare. È finito il tempo degli slogan “acchiappavoti” del neo sindaco che nel suo programma elettorale scriveva e sbandierava fiero, microfono alla mano: “Lavoreremo perché Accam cambi chiaramente e concretamente strategia, per arrivare allo spegnimento dei forni prima del 2027 con piani di gestione alternativi e sostenibili per i rifiuti del territorio. Se ciò non avverrà Legnano dovrà anche valutare l’opzione di uscire dalla società e riservarsi il ruolo di monitorare e controllare le emissioni dell’impianto a tutela della salute dei propri cittadini con ogni mezzo”. L’operazione Accam – riepilogano i Cinque Stelle – costruita a Palazzo in gran silenzio, necessitava di un aperto confronto con l’elettorato legnanese che respira quotidianamente i frutti di un inceneritore vetusto. Con la salute dei cittadini non si scherza. Portare i libri in tribunale e chiedere all’autorità giudiziaria di esprimersi sull’operato di chi ha amministrato Accam era troppo scomodo? Perché Radice hai cambiato idea?».

«Sull’inceneritore interpellare i cittadini»

Per i Cinque Stelle legnanesi «non c’è uno straccio di novità nel progetto di salvataggio di Accam, solo il ritorno all’incenerimento con produzione di energia elettrica. Dov’è un piano industriale serio e sostenibile che porti a quella famosa economia circolare di cui tanti si sono riempiti la bocca per farsi votare? Sindaco Radice, dov’è finito “il coraggio” che è stato il leitmotiv della tua campagna elettorale arancione? Andiamo incontro a una fase storica in cui la transizione ecologica sarà il faro di qualsiasi scelta politica, la Commissione Europea sta cambiando passo sul tema dell’economia green, perché il nostro territorio non si decide a farlo? Perché condannare i cittadini a respirare quello che l’inceneritore rilascia nell’aria? Dov’è la tariffa puntuale che ormai da anni viene promessa a Legnano ma che non arriva mai?».

Da ultima, la parte propositiva. «Riduciamo al minimo la produzione di rifiuti, portiamoli in altri impianti, bonifichiamo il terreno e diamo una prospettiva industriale nuova e sostenibile ad Accam. Sindaco, dimostra coraggio e chiedi con un referendum cittadino che cosa i legnanesi vogliono respirare negli anni a venire, chiedi ai cittadini legnanesi se vogliono pagare con le loro tasche quello che hai deciso per Legnano. È questo il momento di avere coraggio».

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