I giovani di Busto al Centro: «Parliamo di programmi, no ai personalismi»

BUSTO ARSIZIO – Tommaso Agosti, Claudia Broggi, Chiara Ferrario e Matteo Tosi. Meno di cento anni in quattro, ma le idee già chiare. E lo sguardo sui contenuti per contribuire alla costruzione della Busto di domani. Sono i candidati della “generazione Z” di Busto al Centro. «Un segnale rispetto alla disaffezione per la politica» lo definisce Gianfranco Bottini, fondatore e capolista di BaC, che ha già rivelato di aver accettato di tornare a giocare un ruolo da protagonista alle elezioni proprio per dare una mano agli under 25 e accelerare il ricambio generazionale all’interno del gruppo. «Non basta la chiamata sporadica dei giovani – sottolinea Bottini – devono essere ascoltati in maniera continuativa e considerati elementi attivi della politica».

I candidati “Z”

Tommaso Agosti ha 19 anni, è uno studente universitario ed è in assoluto uno dei candidati più giovani in corsa alle amministrative di ottobre. «Sono da sempre appassionato di politica e ho tempo da mettere a disposizione della mia città – spiega Tommaso – vorrei una Busto più sostenibile, con piste ciclabili più capillari e un trasporto pubblico più efficiente e dotato di App per gli orari e l’acquisto dei biglietti, e più frizzante dal punto di vista culturale, con spazi per i giovani negli edifici comunali inutilizzati».

Per Claudia Broggi, 25 anni, «la lista civica è il mezzo più idoneo per dar voce alle esigenze dei cittadini». A livello programmatico propone una «Busto città per giovani, aprendo un tavolo di dialogo con le realtà giovanili, incentivando l’imprenditoria giovanile e le startup con la disponibilità di spazi, consentendo autonomia di spostamenti con il trasporto pubblico».

Chiara Ferrario, 25 anni, sogna «una città digitale, inclusiva e sostenibile, gli stessi punti chiave del Pnrr» e una Busto «circolare» che metta a disposizione «spazi per il coworking e lo smart working negli edifici pubblici e spazi per l’attività sportiva libera nei parchi».

Matteo Tosi, 23 anni (solo omonimo dell’ex consigliere comunale), è pronto a puntare su «Busto come centro culturale e attrattivo dal punto di vista turistico». Per raggiungere questo obiettivo la città deve «rinnovarsi con attività che non ci sono in altre realtà, pubblicizzarsi in modo migliore sui social e recuperare atmosfere perdute», come le piazze storiche che oggi sono solo slarghi per le auto e i simboli, come la statua della Beata Giuliana in San Giovanni.

La campagna elettorale? Bocciata

E se Bottini li elogia – «non sono qui per mugugnare ma per mettere a disposizione le loro energie e idee» – i giovani di Busto al Centro sono a primi a vivere con disagio una campagna elettorale che parla pochissimo di programmi. «È il sintomo di un problema più grande, i personalismi che “inquinano” la politica, mentre il valore aggiunto sono i programmi e le persone che si impegnano per attuarli – si fa portavoce Tommaso Agosti – è un peccato che ci si limiti a dividere gli schieramenti in buoni e cattivi, questo approccio non fa bene a Busto».

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busto al centro giovani – MALPENSA24