BUSTO ARSIZIO – Per il primario Simonetta Cherubini sono “recidivi nelle donazioni”. I fratelli Diana e Cristian Salvadori, titolari dell’azienda Salvadori Group di Busto Arsizio, ha consegnato altri quattordici televisori da posizionare nelle camere di degenza e negli ambulatori di visita del reparto di pediatria dell’ospedale di Busto. «Se si può aiutare noi ci siamo – confessano – qui sono nati i nostri figli, questo ospedale lo sentiamo nostro».
La maxi-donazione
Ormai è un rapporto ultradecennale quello tra i fratelli Salvadori e la Pediatria del presidio ospedaliero di via Arnaldo da Brescia. Già in passato hanno regalato televisori, posti negli spazi comuni del reparto, e ora ne hanno donati altri quattordici, già installati nelle camere di degenza e negli ambulatori di visita. «Ringrazio questi amici veterani della Pediatria, ancora una volta attenti alle esigenze dei bambini e degli adolescenti ricoverati, ai quali è bello proporre svaghi e intrattenimenti utili ad alleggerire le ore di degenza ospedaliera» accoglie così il regalo la dottoressa Cherubini, primario dell’Unità operativa di Pediatria e Direttore del Dipartimento Materno Infantile dell’ASST Valle Olona.
Più che uno svago
Non è solo svago, la presenza dei televisori ha anche un’utilità per il lavoro dei pediatri. «La distrazione aumenta la collaborazione dei bambini più piccoli durante la visita medica o durante le procedure abituali – spiega la primario – un cartone animato è un buon metodo distrattivo per “catturare” l’attenzione del bambino, stemperando in tal modo la sua ansia».
Il grazie di ASST Valle Olona
Ai fratelli Salvadori va il plauso della direzione della struttura ospedaliera: «Vedere membri delle comunità che fanno parte del territorio dell’ASST Valle Olona che dimostrano fattivamente sensibilità e generosità è una spinta importante per tutti noi – sottolinea il direttore sanitario di ASST Claudio Arici – ringraziamo per questi momenti di attenzione particolarmente importanti perché sono rivolti ai piccoli malati ospitati e curati nel reparto pediatrico».