Cardiomonitor e carrozzina in pediatria a Busto. Nuovi doni da La Casa di Chiara

BUSTO ARSIZIO – Un cardiomonitor e una carrozzina per la pediatria dell’ospedale di Busto Arsizio: una nuova, doppia donazione “firmata” dall’associazione La Casa di Chiara, la onlus creata da Marco e Stefania Cirigliano, i genitori della bimba volata via a soli due mesi e mezzo di vita nel 2016. Apparecchiature preziosissime il ringraziamento del primario del reparto, la dottoressa Simonetta Cherubini, di fronte ad una generosità che non ha argini.

Generosità senza fine

La donazione della Casa di Chiara è stata realizzata in collaborazione con la palestra Skorpion Club. Sono ormai anni che la onlus mette la pediatria dell’ospedale di Busto al centro delle sue premure. «Queste donazioni – sottolinea la direzione di ASST Valle Olona, intervenuta alla consegna con il direttore sanitario Claudio Arici e il direttore sociosanitario Marino Dell’Acqua – cementano il senso di appartenenza, fanno il bene dei nostri piccoli pazienti, alimentano una solidarietà virtuosa. Possiamo solo aggiungere un grande grazie».

La doppia donazione

«I cardiomonitor sono apparecchiature preziosissime – spiega la dottoressa Simonetta Cherubini – indispensabili nelle situazioni di emergenza-urgenza, ma utili anche nella pratica clinica quotidiana per monitorare i parametri cardio circolatori del paziente. La carrozzina ha dimensioni ridotte rispetto a quelle utilizzate nell’adulto, e dunque è molto più confortevole per il trasporto dei pazienti pediatrici. I bambini più piccoli potranno essere trasferiti all’interno dell’Ospedale con una carrozzina su misura “più simpatica”: forse qualcuno di questi bimbi la troverà anche più divertente, perché riuscirà a gestirla in autonomia».

La sensibilità di “Casa di Chiara”

Disponibilità e riguardi attenti nei confronti dei piccoli caratterizzano l’operato della onlus. «La Casa di Chiara è sempre vicina ai bambini – riprende la dottoressa Cherubini – e si prende cura di loro con visione ampia, con attenzione a tutto ciò che riguarda la cura. Per i bambini, seppure nella disavventura di un ricovero ospedaliero, qualche momento vissuto in veste meno seria può allietare la degenza in reparto: i benefattori dell’associazione conoscono le dinamiche emotive che coinvolgono il bambino ospedalizzato e, ancora una volta, attraverso questi doni, confermano sensibilità e affetto nei confronti del mondo dell’infanzia. Non solo: conoscono le esigenze di un reparto pediatrico e regalano ciò che è davvero utile, insieme a quel sorriso amico che ormai conosciamo bene».

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