CASSANO MAGNAGO – Fino al 16 gennaio 2021 sarà possibile pagare la rata dell’Imu senza sanzioni. Così è stato deciso lunedì, 28 dicembre, in consiglio comunale a Cassano Magnago. «Abbiamo voluto ritenere validi tutti i pagamenti, senza sanzioni o interessi aggiuntivi, per tutti i versamenti di questa imposta», ha spiegato il primo cittadino Nicola Poliseno. «Purtroppo non è stato possibile far slittare la scadenza, che è rimasta il 16 dicembre, ma abbiamo pensato di andare incontro alle persone in questo periodo di restrizioni e limiti». L’emergenza sanitaria, come è noto, ha generato un sistema rigido di prenotazioni e appuntamenti ai vari sportelli. Con il rischio che i cittadini non facciano in tempo a versare l’acconto entro il limite di scadenza. Da qui, la proposta dell’amministrazione Poliseno, sostenuta anche dalle minoranze.
In aiuto ai cittadini
L’idea di non gravare sulle rate, con interessi o sanzioni, segue quanto era già stato proposto lo scorso giugno. «Abbiamo vissuto i due periodi di lockdown con vincoli e limitazioni», ha spiegato Poliseno. «Anche questa volta ci siamo accorti che le persone tendono a pagare il giorno della scadenza, oppure pochi giorni prima. Così si creano code in posta e fuori dalle banche, visto che l’accesso agli sportelli pubblici non è più libero come in passato, ma ci sono prenotazioni e appuntamenti da rispettare». In particolare, la soluzione deliberata in aula è rivolta ai cittadini che non hanno un rapporto con le tecnologie. E quindi con i vantaggi di poter sbrigare le pratiche burocratiche direttamente da uno smartphone. Infatti, «nonostante le persone si muovano per tempo, capita che si vada oltre la scadenza». A giugno, la prima rata era stata prorogata a settembre: una decisione «letta in maniera positiva dai cassanesi. E lo abbiamo notato dal gettito».
L’unica osservazione dall’opposizione arriva per voce di Gemma Tagliabue (Pd): «Qualsiasi decisione presa per andare incontro alle necessità dei cittadini ci trova favorevoli. Anche se la comunicazione effettivamente è arrivata il giorno prima della scadenza».
Lo slittamento della prima rata
A giugno, in realtà, lo slittamento a settembre dell’Imu è stato un segno di attenzione apprezzato, ma che non è servito. Infatti, nonostante la crisi economica generata dall’emergenza Covid, a tre settimane di distanza dalla scadenza, più del 90 per cento dei contribuenti aveva già versato quanto dovuto. Così diceva il sindaco, per spiegare la solerzia con cui i suoi concittadini si erano affrettati a saldare il primo acconto: «Quando l’ente pubblico si comporta con attenzione ottiene la stessa risposta da parte dei cittadini».
Acconto Imu, a Cassano pagano tutti in anticipo. Nonostante il Covid