I sindaci dell’Altomilanese a Conte e Fontana: «Basta ordinanze dalla sera alla mattina»

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SAN GIORGIO SU LEGNANO – Un appello al presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, e al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, per ricevere «semplici attenzioni» nei confronti del proprio lavoro di amministratori pubblici. Lo ha rivolto oggi, martedì 20 ottobre, la Conferenza dei sindaci dell’Alto Milanese. «Non si devono più fare Dpcm o ordinanze dalla sera al mattino – ammoniscono i 22 sindaci che ne fanno parte – ci deve essere permesso di leggere e comprendere quanto legiferato perché poi dobbiamo applicarlo nei nostri comuni e dare risposte precise ai cittadini». Per questo, rimarcano, sarebbe opportuna una entrata in vigore almeno dopo 48 ore, come pure «un canale diretto di comunicazione attraverso cui i sindaci possano chiedere chiarimenti in Regione o alla Presidenza del Consiglio. Non vogliamo interpretare le norme, vogliamo essere certi di quanto stiamo comunicando ai cittadini».

Dubbi sull’ultima ordinanza regionale

L’appello è accompagnato da una lettera a Fontana in cui i sindaci del territorio chiedono chiarimenti sulla possibilità di svolgere gli allenamenti dei giovani anche per gli sport “di contatto”. Lo spunto deriva dall’ordinanza regionale di venerdì scorso, 16 ottobre, sulla sospensione degli sport di contatto dilettantistici a livello regionale e locale. Nel decreto si legge che «sono sospese tutte le gare, le competizioni e le altre attività, anche di allenamento, degli sport di  contatto, come individuati con provvedimento del ministro dello Sport del 13 ottobre 2020, svolti a livello regionale o locale – sia agonistico che di base – dalle associazioni e società  dilettantistiche». La richiesta degli amministratori locali, firmata dal presidente della Conferenza, Walter Cecchin, sindaco di San Giorgio su Legnano, è molto semplice: con questa ordinanza vengono vietati tutti gli allenamenti delle discipline identificate nel Dpcm come attività sportive di contatto, oppure, come già attuato in precedenza, è possibile lo svolgimento dell’attività motoria di allenamento per i giovani atleti mediante protocolli specifici di ogni federazione?

«Momento difficile, serve collaborazione»

«Inoltre – prosegue la lettera al governatore lombardo – chiediamo come si intende il concetto di “disciplina individuale” per sport categorizzati di “contatto”: le persone coinvolte devono avere un rapporto 1 a 1 con l’allenatore? In caso di risposta diversa si chiede di conoscere se tale interpretazione estensiva sia da applicare a sport come basket, calcio ecc. Comprendiamo benissimo – sottolineano i sindaci dell’Alto Milanese – il non facile momento, ma sospendere l’attività sportiva a migliaia di ragazzi/e non può e non deve essere la strada da percorrere per limitare la diffusione di questa pandemia. Collaboriamo insieme alle società sportive e alle federazioni, attraverso i protocolli già ampiamente collaudati in questi mesi e sicuramente sapremo affrontare in sicurezza anche questo difficile momento».

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