STRASBURGO – Al via a Strasburgo, oggi 19 giugno, la prima riunione plenaria della Conferenza sul futuro dell’Europa. La plenaria è composta da 108 rappresentanti del Parlamento europeo, di cui 9 italiani, 54 del Consiglio (due per Stato membro) e 3 della Commissione europea, oltre a 108 rappresentanti di tutti i parlamenti nazionali. Per l’Italia, i presidenti di Camera e Senato hanno designato tra gli altri i varesini Alessandro Alfieri (Pd9 e Matteo Bianchi (Lega).
Ci saranno inoltre 108 cittadini europei invitati a partecipare alla discussione, tra loro 80 saranno in rappresentanza degli incontri tra cittadini organizzati nella fase iniziale e 27 dei comitati cittadini presenti negli stati membri, Presenzieranno anche il presidente del Forum europeo della gioventù e 18 rappresentanti del Comitato delle regioni e del Comitato economico e sociale europeo, e altri otto rappresentanti delle parti sociali e della società civile. Nella sessione introduttiva di questa mattina, i tre vicepresidenti hanno spiegato come funzionerà il dibattito sul futuro del vecchio Continente. E poi tante dichiarazioni di intenti e attese, da parte delle diverse istituzioni che prendono parte a questo cammino.
Da sottolineare gli interventi di Alfieri e Bianchi. “Abbiamo di fronte una grande opportunità – sono parole dell’esponente del Carroccio – quella di disegnare le prospettive dell’Europa post-covid. Sono entusiasta di questa possibilità e dobbiamo tutti cogliere il piglio costituente che dovremo far uscire dal nostro dibattito”. A Bianchi ha fatto seguito la dichiarazione di Alfieri: “Viviamo tempi straordinari, servono risposte non ordinarie. Evitiamo la conferenza sul futuro dell’Europa si riduca ad una vicenda burocratica, magari dagli esiti già definiti. Costruiamo invece un lavoro ambizioso che apra la strada a modifiche mirate dei trattati”.
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