Il Busto Arsizio Film Festival rinviato a data da destinarsi. Ma «si farà»

BUSTO ARSIZIO – Emergenza coronavirus, il Baff 2020 è costretto a gettare la spugna: rinviato a data da destinarsi. «Una decisione sofferta, ma inevitabile», che gli organizzatori hanno preso in accordo con l’amministrazione comunale. Con il decreto che stabilisce le “porte chiuse” anche per le manifestazioni e gli eventi pubblici fino al 3 aprile, non ci sono le condizioni per poter confermare le date del festival cinematografico, che si sarebbe dovuto tenere tra il 28 marzo e il 4 aprile. «Vogliamo garantire al Baff uno spazio adeguato e all’altezza del suo prestigio» fa sapere l’assessore alla cultura Manuela Maffioli. Insomma, organizzatori e Comune ci tengono a chiarire che «il BAFF si farà». Più avanti, quando l’emergenza sarà superata.

L’annuncio

La XVIII edizione del BAFF – B.A. Film Festival si farà, ma in date diverse da quelle originariamente calendarizzate (28 marzo – 4 aprile 2020). In ottemperanza alle nuove direttive ministeriali e regionali in materia di salute pubblica, il presidente della B.A. Film Factory Alessandro Munari e i direttori artistici del B.A. Film Festival Steve Della Casa e Paola Poli, dopo un confronto con l’amministrazione comunale, hanno condiviso la necessità di spostare le date del festival. «Una decisione sofferta – da parte degli organizzatori – ma inevitabile, nata dalla constatazione che non sussistono più le condizioni per tutelare la salute pubblica, e per assicurare la presenza di alcuni degli ospiti previsti nel fitto palinsesto di quest’anno e la forte presenza di pubblico che da 18 anni caratterizza gli appuntamenti del BAFF».

Al lavoro per nuove date

busto maffioli cultura associazioniLe istituzioni hanno condiviso la linea degli organizzatori e in accordo con loro lavoreranno per realizzare, in nuove date, la XVIII edizione del BAFF, in modo da garantire gli incontri con gli ospiti e l’alta qualità del programma che da sempre contraddistingue la manifestazione. «La decisione assunta di concerto con l’organizzazione del Festival va in una duplice direzione: da un lato, quella del doveroso rispetto del Decreto ministeriale e, dall’altra, quella di garantire a una delle manifestazioni di punta della nostra programmazione culturale uno spazio adeguato e all’altezza del suo prestigio – commenta la vicesindaco e assessore alla cultura e identità Manuela Maffioli – lo sforzo in atto da parte dell’amministrazione sul fronte culturale è di favorirne il più possibile la fruizione (come stiamo facendo, nel rispetto delle norme, con i musei), consapevoli come siamo che la privazione della cultura non sia una privazione di peso minore ad altre, nel delicato periodo che stiamo vivendo».

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